Il Safari con le “Meraviglie del Viaggio Pengo” continuano
Nei primi giorni del viaggio Pengo, oltre alla meraviglia del David Sheldrick Wildlife Trust, ho avuto l’opportunità di visitare il Giraffe Center a Nairobi.
Con circa 10 euro si può visitare questo piccolo parco, abitato da giraffe abituate alla presenza dei visitatori.
Salendo su una terrazza si può dar da mangiare a questi splendidi ed eleganti animali che si avvicinano tranquillamente e prendono il mangime dalle mani.
La visita è guidata e impari molte cose, soprattutto su queste splendide Giraffe Rosthschild, che un tempo, rischiavano l’estinzione.
Personalmente ritengo che oggi, per come è strutturato, il Giraffe Center non avrebbe senso di esistere.
A mio avviso, è come uno zoo per giraffe e gli zoo andrebbero tutti aboliti!
Non dobbiamo costringere animali selvatici a vivere tutta la loro vita costretti in spazi ristretti negando loro una vita libera e naturale come è giusto che sia.
Il Giraffe Center ai miei occhi, si salva solo perché è meta quotidiana di scolaresche in visita scolastica e si sa, bisogna lavorare molto con le nuove generazioni, per creare una coscienza consapevole sull’amore eil rispetto per gli animali che popolano quei luoghi e far si che possano a loro volta difendere questo patrimonio di tutta l’umanità.
Un’altra “Meraviglia del Viaggio Pengo” è stata l’indimenticabile visita all’incantevole casa di Karen Blixen.
Per chi ha letto e amato il libro o visto il film tratto dalla sua autobiografia è un’iniezione di emozione pura.
Un’affascinante atmosfera regna in ogni luogo del parco ben tenuto, un’oasi di pace e tranquillità, dove in una parte di questo, ai tempi di Karen, c’era la piantagione di caffè da lei voluta e dove si possono vedere ancora oggi i macchinari dell’epoca usati per la lavorazione dei semi di caffè.
Sullo sfondo la casa dove respiri tutta l’atmosfera coloniale dell’epoca e del film “La mia Africa”, perché è stata il set del capolavoro di Sidney Pollac. E’ tutto meraviglioso, ben tenuto, i vecchi e stupendi arredi, i quadri, gli oggetti… molto di questo è stato riprodotto in occasione del film e, poi generosamente donato, alla Fondazione.
Quando ho visto gli abiti usati da Meryl Streep e Robert Redford, ho immaginato i due attori vivere in quelle stanze… bhè un’emozione!
In quella meravigliosa casa senti l’anima di lei, Karen, ovunque, tra i suoi libri, la sua scrivania, la sua camera, il bagno con la vasca.
Comodità innovativa per quei tempi in Kenia, e la stanza da pranzo perennemente apparecchiata con le vettovaglie dell’epoca.
Prr un attimo, pensi che il tempo sia stato congelato, e che quella bellissima tavola aspetti da un momento all’altro l’arrivo di ospiti importanti e lei, Karen, bella e austera che dispone dei posti a sedere con la servitù.
A proposito di questo, alle pareti sono appesi i ritratti dei camerieri, a me personalmente, ha colpito il ritratto del cuoco Kamante, un orfano curato dalla stessa Blixen.
E la cucina…ne vogliamo parlare? Distaccata dalla casa in un altro edificio ma collegata alla casa stessa da un corridoio porticato…bellissima!
La visita alla casa di Karen Blixen, è gestita da una guida esperta, che sa toccare gli animi riportando in vita la storia di Karen Blixen.