Come un dio Urano, Babbo Natale è incerto ed eterno. Non esiste mito che racconti la sua nascita, che evochi le sue origini. Non è immortale perché scompare ogni anno e “muore” per ogni bambino dopo alcuni anni, ma è eterno perché ricompare a ogni Natale e rivive nel cuore delle nuove generazioni.

Marie-Christine Mottet

Odino e il mito

Prima del Cristianesimo il folklore germanico ci riporta la figura di un dio errante, Odino, il quale si racconta che ogni anno tenesse una grande battuta di caccia nel periodo del Solstizio d’Inverno.

Insieme a numerosi spiriti e guerrieri solcava i cieli e le dimore degli uomini.

Tradizione voleva che i bambini lasciassero i propri stivali nei pressi del caminetto riempiendoli di carote, zucchero e paglia per sfamare Sleipnir, il cavallo volante a otto zampe di Odino.

In cambio egli avrebbe lasciato loro negli stivali dolciumi e regali. Con l’avvento del Cristianesimo la figura mitologica di Odino fu rimpiazzata dalla figura di San Nicola di Mira, un famoso e stimato Vescovo cristiano del IV secolo nella città bizantina di Mira (Turchia).

Il vecchio dio del dono

Interessantissimo notare come il dio sia collegato al dono e alla runa che lo contraddistingue denominata Gebo.

Egli è il dio delle rune, da cui ha ricevuto la conoscenza autosacrificandosi, facendo dunque “ dono di se stesso”, sull’albero del mondo Yggdrasill.

Questo suo ritratto potrebbe esser riferito proprio alla figura del nostro Babbo Natale, non credete? Le similitudini sono dunque molto impressionanti…

Jessica I.