Miele, l’antibatterico e antibiotico naturale

Nella mitologia si pensa che Zeus, padre degli dei e degli uomini, da bimbo ottenne il primo nutrimento dal miele di Panacride, ape che viveva sull’Ida, presso i monti che hanno il nome di Panacri. Lo racconta Callimaco nei suoi Inni.

Per produrre un chilo di miele le api di un alveare devono visitare 2.700.00 fiori.

Questa prelibatezza è un grandissimo alleato del sistema immunitario, apparato digerente, fegato e della pelle.

In base alla matera prima impegnata dagli insetti si distinguono tre diversi tipi di miele:

monofloreale
polifloreale (millefiori)
di melata.

La qualità non dipende solo dalla materia prima ma anche dalla lavorazione che può essere: artigianale o industriale.

Come si deve conservare

Il miele si conserva fino ad un anno anche dopo l’apertura del vasetto, in quanto una delle sue grandi qualità è quello di essere un antibatterico naturale.

Va riposto nel barattolo ben chiuso in un luogo asciutto e privo di odori, al riparo della luce e tenuto ad una temperatura ambientale.

Gli esperti dicono tra i 10 e i 20 gradi in modo che non perda l’aroma originario e i suoi principi nutritivi.