No all’aborto farmacologico
Aborto farmacologico no in Day Hospital
L’aborto volontario è l’interruzione del periodo di gestazione, decisa direttamente dalla donna, che per diversi motivi può desiderare di non proseguire con la sua gravidanza.
L’aborto consiste nella rimozione dell’embrione o del feto, e in Italia si può eseguire entro i primi 90 giorni, una volta accertata la gravidanza da un medico.
Esiste anche l’ aborto terapeutico, ammesso fino alla 22esima-23esima settimana di gravidanza, e nel caso in cui il feto presenti anomalie gravi che mettono a rischio la vita sua o della madre.
La legge italiana prevede un colloquio con un medico, per mettere al corrente della procedura che sarà usata per l’aborto, e ha un colloquio generale con la paziente.
Nel caso di minore, è necessario essere accompagnate e autorizzate ad abortire da un genitore o da un tutore legale.
Dopo il colloquio, il medico rilascia un certificato: hai sette giorni di tempo per farlo.
Successivamente puoi recarti in qualunque struttura ospedaliera, pubblica o privata, per abortire.
L’aborto volontario è gratuito negli ospedali pubblici.
Salvo casi medici particolari, in cui il medico stesso ordina l’aborto in Day Hospital. Oggi questo Day Hospital è stato stoppato!
Sono poche le regioni che hanno detto sì all’interruzione di gravidanza farmacologica in Day Hospital: Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna e Lazio.
Oggi le donne che per qualche motivo decidono di abortire con i farmaci devono ricoverarsi per tre giorni in ospedale.
Il farmaco usato per indurre l’interruzione della gravidanza farmacologica, entro i primi 49 giorni di amenorrea si chiama RU486 (il nome commerciale è Mifegyne) ed è un antiprogestinico di sintesi utilizzato in associazione con una prostaglandina.
Il farmaco, si assume per via orale, è stato introdotto in Italia dopo una lunga battaglia Radicale solo nel 2009.
Quali sono i metodi abortivi tradizionali
- intervento chirurgico e anestesia;
- l’ospedalizzazione;
- complicazioni possibili dell’intervento chirurgico come per esempio: lacerazioni del collo dell’utero, emorragie, rottura dell’utero..
- l’aspirazione è eseguita dopo la 7° settimana
Possiamo essere d’accordo oppure no sull’aborto ma qui si parla di libertà di decidere, senza capire che è già un trauma e che a volte si vuole soltanto girare pagina. Oggi fare questo non è più possibile. L’aborto farmacologico non è più concesso.
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