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Bolognesi preoccupati per San Petronio

L'inferno di San Petronio

La Basilica di San Petronio (Bologna) è sotto stretta osservazione da mesi (a dire il vero sono anni c’è un occhio di riguardo nei confronti di questa location), al suo interno è presente un affresco nella cappella Bolognini che desta preoccupazione, si tratta di un’opera di Giovanni da Modena che rappresenta l’Inferno e che risale al Quattrocento: il punto focale sta nel fatto che è stata inserita una effige di Maometto ritratto nudo mentre viene seviziato e percosso da demoni. Lo potete vedere in alto a destra sopra alla roccia. Da più di dieci anni è reputato dagli estremisti islamici, uno dei target cattolici più a rischio.

Sono sincera, passare da Piazza Maggiore in questo particolare momento non mi fa stare molto tranquilla: agli occhi degli estremisti colpire la Basilica sarebbe come vendicare un “affronto”. In passato San Petronio è stato oggetto di piani terroristici che, per fortuna, sono stati intercettati e neutralizzati dai Carabinieri.

Per maggiori info leggete qui.

C’è poi chi dà un’interpretazione diversa a quella scena dell’affresco, la potete leggere qui e che riporto parzialmente:

Non c’è niente di offensivo o irriverente nell’affresco“, dice Monsignor Oreste Leonardi, primicerio della Basilica.

Il riferimento a Maometto è l’indicazione del fatto che egli avrebbe infranto l’unità della Chiesa (giacché nel Medioevo si pensava all’Islam come ad uno scisma cristiano), e ora è la sua stessa persona che viene lacerata nella sua integrità. E’ la tragica rappresentazione – conclude – di una umanità destinata a perdersi, se non recupera il senso vero della propria vita“.

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