Batteri resistenti agli antibiotici sulle nostre tavole
Batteri resistenti agli antibiotici sulle nostre tavole
Recentemente negli Stati Uniti è stato trovato in una donna della Pennsylvania un batterio capace di resistere a qualsiasi forma di antibiotico. Il caso non è isolato e rischia di sfociare in una pandemia!
Ma da cosa è dovuto tutto ciò? Anche in Italia e nel resto d’Europa la situazione inizia a preoccupare in quanto questi microbi stanno diventando sempre più pericolosi ed iniziano a mietere vittime.
Quello che voglio fare con questo articolo, è informare voi lettori di ciò che sta accadendo, di quanto il mondo dei potenti stia nascondendo tutto questo.. per salvare cosa? Per proteggere chi?
Sicuramente, non informandoci del pericolo, non salva noi. Scriverò cercando di essere superpartes, anche se, come sapete, io il mio pensiero ce l’ho, chiaro e netto direi, ma non sta a me dire cosa è più saggio fare o non fare.
Domenica 29 Maggio la trasmissione televisiva Report, in un servizio di Sabrina Giannini, intitolato “Resistenza passiva”, ha riportato l’allarme lanciato dalla politica mondiale “sull’apocalisse antibiotica” e il sopravvento di alcuni batteri che annienteranno la popolazione. Si, direte voi, la politica mondiale ci avverte del pericolo, ma in sostanza che cosa sta facendo per arginare i danni? Nulla.
Una delle cause maggiori della formazione di questi batteri resistenti agli antibiotici è l’elevata e sbagliata assunzione che facciamo degli antibiotici stessi.
Nel commercio degli allevamenti intensivi ci finisce il 70% degli antibiotici prodotti al mondo.
L’Unione Europea ha analizzato animali provenienti da allevamenti intensivi e i risultati non sono stati affatto positivi. Hanno trovato alte percentuali di batteri resistenti molto preoccupanti. Batteri che, come è stato affermato nella trasmissione Report, ci ritroviamo nel piatto perché le linee di macellazione non proteggono dalla contaminazione.
Nella trasmissione sono state riportate immagini, a mio parere, terrificanti.
Allevamenti di Suini di una nota marca di carne: traboccante di decine di topi, flaconi di antibiotici, escrementi di ratti, dipendenti che fanno pipì nell’allevamento e animali con ferite gravi lasciati alla mercè di topi ed altri parassiti.
L’allevamento intensivo in Italia riguarda 30 milioni di animali e, secondo i dati riportati dalla trasmissione , 1300 tonnellate di antibiotici.
Dovremmo invece cercare di batterci, non tanto per noi ma per i nostri figli, i nostri nipoti. Per chi verrà dopo di noi, per chi troverà questo mondo distrutto e contaminato per colpa nostra e del nostro egoismo. Dovremmo noi in primis, essere a conoscenza di ciò che succede e poi tirare le nostre conclusioni.
Batteri resistenti agli antibiotici non è un film ma realtà.
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