elisa moratello
Interviste

Elisa Moratello fondatrice di Teatips

Elisa Moratello è la fondatrice di Teatips, uno spazio in cui entrare per avvicinarsi al mondo del tè in foglia

elisa moratello

Il mondo del tè è ricco di sfumature che raccontano storie di riti ed emozioni, sapori e calde atmosfere. Aiuta il nostro equilibrio psico fisico e regala momenti di relax.

Elisa Moratello fondatrice di Teatips racconta come si è avvicinata al vasto mondo del tè diventando un punto di riferimento nei social per gli appassionati di questa bevanda.

 

Elisa, com’è nato il tuo idillio con questo universo?

Ho sempre bevuto molto tè a casa dei miei genitori, in particolare si trattava quasi sempre di tè in bustina, proveniente dal supermercato, mentre in altri casi erano anche miscele di tè acquistate in erboristeria.

Durante gli anni dell’università, una tazza di tè caldo mi accompagnava durante i pomeriggi di studio a Venezia, magari addolcito con un po’ di miele o accompagnato da biscotti. Inoltre io studiavo lingua e letteratura Russa, e durante il mio periodo di studi a Mosca nel 2017, spesso mi ritrovavo ad acquistare molto tè verde al gelsomino: per chi non lo sapesse, la Russia è un grandissimo consumatore di tè e questa bevanda fa parte della quotidianità di ogni russo. Forse il fatto di bere così tanto tè durante quel periodo, mi ha resa pian piano consapevole verso il gusto di quella bevanda e a volerne sapere di più (ad esempio, avevo smesso di zuccherarlo).

Così, quando sono rientrata in Italia, ho iniziato a seguire degli incontri di degustazione a Padova, che mi hanno aperto un mondo riguardo al tè in foglia (quindi sfuso, non in bustina): le diverse classi di tè, i loro sentori, i loro sapori e le innumerevoli provenienze. Inizialmente mi sembrava tutto troppo, non sarei mai riuscita a capirci qualcosa in quel turbinio di sensazioni e informazioni! Poi, piano piano, ho iniziato a degustare il tè in foglia a studiarlo, a capire la differenza con quello in bustina e a comprendere che, se preparato bene, un buon tè non risulterà mai amaro o difficile da bere.

Il tè è la seconda bevanda più bevuta al mondo dopo l’acqua. Sono più gli uomini o le donne che consumano abitualmente il tè?

Da quello che ho notato, sono più le donne. La maggior parte dei miei clienti sono donne. Credo che questo sia perché sono molte le donne a interessarsi a bevande salutari, magari alternative al caffè, a ricercare soprattutto benefici. Questo però non vuol dire che non ci siano uomini appassionati, anzi, ne ho conosciuti molti veri e propri intenditori di tè. Credo che dipenda più dal modo in cui il tè viene comunicato: tutto ciò che riguarda la spiritualità, l’oriente e la salute attira molte più donne (ma non solo!).

Elisa come hai deciso di creare Teatips? Ci vuoi raccontare questa tua bella avventura?

Dopo la laurea ho iniziato a lavorare per un tour operator, ma dentro di me rimanevo insoddisfatta. Poi, con l’aiuto del mio compagno Marco, che mi ha sempre spronato a cercare “qualcosa per me”: pensandoci bene, sarebbe stato bello creare una box in abbonamento, che ogni mese proponeva diversi tè in foglia da scoprire, dando informazioni per approfondire questo mondo. Così è nato Teatips e il mio progetto, che ancora oggi vuole far conoscere il tè in foglia e incentivare un suo consumo attento e consapevole.

Ho iniziato con un blog, nel quale scrivevo curiosità, notizie sul tè. Nel frattempo studiavo, imparando a usare i social, a fare fotografie, sistemarle, fare video, creare contenuti. Ho frequentato anche un corso per abilitazione alla vendita di alimenti (necessario anche se si apre un ecommerce per il tè), un grande sacrificio che ha portato me e il mio compagno a stare svegli fino a tardi, a lavorare affinché questo progetto si concretizzasse.

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Quali errori si fanno comunemente nella preparazione del tè?

– Non utilizzare l’acqua giusta per il tè.


L’acqua è il primo ingrediente per la preparazione di una buona tazza di tè. Non si dovrebbe usare l’acqua del rubinetto.
L’acqua ideale per il tè è l’acqua minerale, preferibilmente con queste caratteristiche:
pH compreso tra 6,5 e 7, residuo fisso inferiore a 50 mg/L.
In generale l’acqua per il tè dovrebbe essere insapore e inodore, cosa che purtroppo non capita se dal nostro rubinetto esce dell’acqua molto ferrosa o ricca di calcare.
Per questo l’acqua imbottigliata è un’ottima soluzione, certo non sempre sostenibile a lungo termine. Puoi sempre optare per una caraffa con filtro e, in questo modo, utilizzare l’acqua di casa. Anche in quest’ultimo caso è sempre bene fare degli accertamenti e verificare che di base l’acqua non sia troppo dura per la preparazione del tè.
Il rischio che si corre è che la durezza dell’acqua impedisca una corretta estrazione degli aromi del tè, così come dei sapori, che sarebbero invece fortemente influenzati. Per questo il tuo tè potrebbe risultare un po’ piatto, nel peggiore dei casi con un retrogusto ferroso o metallico, tendente all’amarognolo.

– Far bollire l’acqua per il tè

Nello scenario comune tutti abbiamo impressa l’immagine del bollitore che fischia: l’acqua per il tè, bollente al punto giusto, è pronta per essere utilizzata! E invece non funziona proprio così. Portare l’acqua a ebollizione, in realtà, danneggia le foglie di tè durante l’infusione. Quando l’acqua bolle, essa perde ossigeno; in questo modo diventa difficile per i composti aromatici tradursi in gassosi e quindi essere percepiti. Anche in questo caso risulta un tè piatto, insapore, che spesso e volentieri andiamo a “correggere” con un po’ di zucchero.

L’acqua non deve bollire, ma deve avere la temperatura adatta all’infusione delle foglie di tè. E queste hanno bisogno di calore.
La temperatura varia a seconda del tipo di tè che si prepara, quindi le diverse tipologie di tè (tè verde, tè oolong, tè nero, tè bianco, tè giallo e tè fermentato) richiedono l’acqua a una temperatura specifica che va dai 60°C ai 95°C. Su ogni confezione di tè è indicata, quindi per non sbagliare ti basta seguire quanto scritto.
Per misurare correttamente la temperatura puoi munirti di un bollitore elettrico con misurazione dei gradi dell’acqua, oppure ricorrere a un termometro. Il termometro arriva a massimo 100°C ed è molto preciso e pratico.

– Non misurare la quantità di foglie di tè


Le foglie di tè per preparare una tazza vanno dosate. C’è una proporzione da rispettare, generalmente per 200 ml d’acqua (che è la capienza di una tazza per una persona) si misurano 2,5 grammi di foglie di tè.
Anche in questo caso la quantità è importante, perché se utilizzi troppe foglie di tè, la bevanda che otterrai sarà troppo forte, tendente a un sapore amaro. Inoltre le foglie non avrebbero spazio a sufficienza per aprirsi e infondersi correttamente, idratandosi per bene. Anche questo influisce sul sapore e gli aromi.
Allo stesso modo, se le foglie sono troppo poche, l’estrazione sarà ridotta e il tè che berrai sarà un po’ scarico e privo di sapore.
Mi raccomando: quando prepari il tè, versa sempre prima le foglie e poi versaci sopra l’acqua calda. In questo modo l’infusione comincerà in modo completo all’interno della teiera o della tazza che stai utilizzando.
Per misurare le foglie di tè ti consiglio di munirti di bilancino digitale, come quelli da cucina; altrimenti puoi usare un cucchiaino dosa tè, che contiene l’equivalente esatto di 1 grammo di foglie di tè.

– Lasciare il tè in infusione per troppo tempo


Le foglie lasciate a contatto con l’acqua calda continuano la loro estrazione; per questo anche quando termina il tempo di infusione e tu stai già bevendo la tua prima tazza di tè, sarebbe meglio togliere le foglie, per evitare che si rovinino.
Puoi anche tenerle da parte e fare un’altra infusione, così non ti tocca buttarle subito via! Che te ne pare? Per conservarle puoi metterle in una scatolina richiudibile o in un bicchierino coperto con della carta, l’importante è mantenerle in un luogo asciutto e lontano da cibi odorosi. Ti consiglio di fare l’infusione successiva entro un giorno.

Elisa vogliamo scoprire i tuoi gusti preferiti, quali sono i tè che ami di più?

Mi piacciono molto i tè oolong. Questi tè sono a metà tra tè neri e tè verdi e possono avere tantissime sfumature aromatiche e di sapore.
Possiamo trovarne di più floreali e fruttati, oppure addirittura tostati con note di cacao o chicco di caffè.
La loro complessità mi affascina, proprio perché diventa spesso difficile classificarli! In particolare amo gli oolong della zona di Wuyishan, in Cina, prodotti in alta montagna. Questi tè hanno un aroma minerale davvero affascinante, sono in grado di darti tantissima energia e letteralmente smuovere lo spirito!

I benefici di una buona tazza di tè sono innumerevoli. Ci puoi dare qualche consiglio sul tema del tè da consumare nei vari momenti della giornata?

Al mattino consiglio di partire con un tè verde giapponese (Sencha o Matcha), per una bella carica di caffeina e antiossidanti.
Se si preferisce il tè nero, consiglio qualcosa di indiano (Assam), o dello Sri Lanka (i famosi tè di Ceylon). Questi ultimi si abbinano bene anche a una colazione salata.

Durante il giorno, per mantenere il focus durante studio o lavoro, consiglio i tè bianchi cinesi (Bai Mu Dan, White Moonlight), oppure tisane e base di lavanda e bacche di Schisandra, che aiutano a ridurre lo stress e a stare concentrati (la mia tisana con queste proprietà si chiama Good Vibes).

La sera, se si è sensibili alla caffeina, meglio ricorrere a una tisana, oppure ai tè giapponesi Bancha, Kukicha e Hojicha, che contengono poca caffeina perché sono ricavati da rametti o foglie più grandi e mature della pianta del tè (che rispetto alle gemme, contengono molta meno caffeina). Oppure consiglio anche i tè fermentati, come i Pu’Er dalla Cina, ideali anche per digerire dopo cena.

Carla Zanutto 

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