Margaret Dallospedale
Interviste

Margaret Dallospedale, una blogger a 360°

Margaret Dallospedale, è riuscita a fare di tutte le sue passioni un vero e proprio lavoro. Nel suo blog ci racconto di beauty, fashion, lifestyle e dei suoi viaggi.

Margaret Dallospedale
Margaret Dallospedale

Margaret sei italiana nata negli Stati Uniti e hai vissuto in Venezuela. Raccontaci un po’ di te e di come nasce la tua passione per il mondo dei blog.

Dopo i miei studi in economia, ho deciso di aprire un’agenzia di viaggi insieme ai miei genitori (tutt’ora esistente e che quest’anno ha compiuto 19 anni), ma sentivo che mancava qualcosa alla mia vita. Per caso scopro il mondo dei blog americani e inizio a seguirne diversi, finché nel 2009 decido di aprire il mio sulla piattaforma di Style.it. Dopo circa otto mesi di questa splendida esperienza e consigliata da una delle ragazze della loro redazione, apro a marzo 2010 un blog personale (acquistando il mio proprio dominio). Direi che la passione è nata dal fatto che sono stata ispirata. In quel periodo leggevo Vogue America, che dedicava spesso articoli a ragazze semplici, come me, che avevano scelto di mettersi in discussione e raccontare le varie esperienze che ogni giorno facevano con un viaggio, un prodotto, un servizio o semplicemente condividere un piccolo aneddoto.

Se ti dovessi descrivere in tre aggettivi quali sceglieresti e perché?

Impulsiva (perché mi lascio portare dall’istinto e spesso non mi fermo a riflettere)
Sensibile (perché mi emoziono per qualsiasi cosa)
Determinata (perché non lascio mai a metà ciò che decido di fare)

Il tuo blog si chiama Indian Savage. Da dove nasce questo nome e che significato ha?

Quando sento questa domanda sorrido, perché dieci anni fa sono stata derisa e spesso ho subito cyber bullismo per il nome del mio blog. Tante persone mi dicevano che mai sarebbe diventato conosciuto e non avrei mai realizzato collaborazioni con brand importanti, perché il nome non era “di tendenza”. Per fortuna il tempo ha dato torto a tutti e ha premiato l’originalità. Anche se devo dire che più che originalità, il nome è legato a un mio pensiero felice di quando ero bambina. Non nego che ora vedere IndianSavage.com è nella classica dei blog più autorevoli in Italia e nel mondo, è una grande gioia per me. Indian Savage era il nome con cui mia nonna materna mi chiamava, perché diceva che io non seguivo le regole della moda e le interpretavo a modo mio. C’è anche da dire che ho studiato in una scuola italo-americana in cui l’uniforme era obbligatorio, quindi era normale che, appena avevo l’occasione, mi divertissi a creare outfit particolari e non noiosi. Forse per creare un mio stile? Non saprei, ma posso solo confermare che passavo ore ad abbinare tessuti e tendenze diverse.

Hai collaborato con Style.it e sei stata beauty reporter per Glamour.it: quanto ti hanno formato queste esperienze così importanti?

Su Style.it ho realizzato una delle esperienze più belle del blogging. Chi ha iniziato dieci anni fa con il blogging, può confermare che era tutto un vero e proprio esperimento. In quell’epoca non si conosceva il SEO, l’indicizzazione, cosa fossero gli utenti unici e tanti altri dati, che adesso sono “il pane quotidiano” per noi blogger. Ma grazie a questa piattaforma ho scoperto che le persone apprezzavano cosa avevo da dire e che erano pronte per condividere con me tante informazioni. Glamour invece è stata una vera scuola, che mi ha permesso di conoscere in modo approfondito il mondo della stampa. Inoltre ho conosciuto molti giornalista che mi hanno insegnato e mi insegnano ancora tanto. Grazie a quest’esperienza collaboro anche con testate estere.

margaret dallospedale

Oggi il messaggio che spesso passa è che basta avere dei social per essere blogger. Noi sappiamo bene che non è così. Secondo te come è cambiato il mondo dei social e come sarà in futuro?

Onestamente mi dispiace che passi questa informazione così errata. Una blogger deve avere un blog e questo blog non può essere aggiornato “quando si ha voglia”. E’ importante che i lettori sappiano se i post del blog sono giornalieri, settimanali, mensili, ecc. E’ necessario che sia curato nei minimi dettagli, che le informazioni siano reali e date con precisione (per questo motivo riceviamo comunicati stampa in continuazione) e che sia accompagnato da contenuti digitali che aiutino il lettore a capire meglio. Inoltre i social del blogger sono una finestra verso il blog, un modo per avvisare l’audience che sul blog troveranno un articolo (post), dedicato a ciò che stiamo mostrando attraverso una foto o una galleria di foto. Se si possiede solo Instagram e si lavora con questo social, è ovvio che si è solo un’instagrammer (lavoro che rispetto, ma che non è quello del blogger).

Molti credono che il lavoro di blogger ed influencer, in Italia, non esista. Ci racconti una tua giornata tipo?

Posso parlare come blogger e non come influencer. Io ho molto rispetto nei confronti dei miei lettori (per fidelizzarli devono passare mesi e anche anni, mentre per perderli bastano cinque minuti) e sono consapevole che non li influenzo, ma semplicemente li informo che esistono determinati prodotti, servizi, località (in caso di viaggi stampa). Poi sono loro a decidere se e quando usarli (o recarsi se si tratta di viaggio) in base alle loro esigenze e disponibilità.

Una giornata tipo, come blogger, è più o meno uguale tutti giorni (per noi non esistono vacanze, domeniche, festività, in quanto un blog non va in ferie). Non ti sei ancora alzata che hai già in mano il cellulare per controllare se i contenuti sono tutti online. Inoltre passi molto tempo a leggere comunicati stampa, rispondere mail, provare prodotti e sperimentarli prima di scrivere su di loro, viaggi di continuo con il pc sempre in borsa (perché non ti puoi permettere di rallentare gli editoriali). E vi assicuro che preparare un editoriale completo per il blog con i contenuti digitali per i social necessità di tempo. Non si tratta solo di scrivere un post in modo che si indicizzi, bisogna pensare alla location per le foto e prepararle con le luci e con i panelli riflettenti (soprattutto in inverno). Poi ci sono i noti “press day”, ovvero giornate intere a Milano in cui presentano alla stampa (giornalisti e blogger) le novità e le nuove collezioni.

Per riassumere le mie giornate, posso dire che mi alzo alle sei del mattino, ma prima dell’una di notte non vado a letto, perché poi ho la responsabilità di rispondere a tutti i miei lettori e ogni giorno sono più di 120 messaggi.

Nel tuo blog parli di beauty, ma anche di moda e di viaggi. Qual è la categoria che poi ti rappresenta e di cui ti piace poi parlare?

Il mio blog è un diario personale per cui mi rappresenta un po’ tutto, ma per quanto riguarda le mie competenze direi viaggi. E anche qui potrei parlare per ore, perché scelgo di fare solo viaggi stampe con giornalisti e non con i così detti “influencer”. Essendo anche direttore tecnico di agenzia, ho una grande responsabilità e consiglio solo posti e strutture che ho visitato e che so che la clientela apprezzerebbe. Fare la foto “bella” e non raccontare un posto a 360 gradi serve a poco e non è utile.

Sei una beauty addicted: quali sono i 3 prodotti a cui non puoi assolutamente rinunciare?

La protezione solare, il rossetto e il profumo (anche se adesso aggiungerei l’igienizzante per le mani… Come cambiano i tempi).

Siamo curiose: hai un sogno nel cassetto o un progetto futuro che ci puoi svelare?

Ho tanti sogni e progetti, ma quest’anno (grazie alla celebrazione dei dieci anni di blog) ho deciso di realizzarne uno.
Dal 2014 volevo creare una community di bellezza su Instagram, dove donne di tutto il mondo potessero trovare suggerimenti e consigli (i famosi tips e hacks) di bellezza. Durante i miei viaggi ho conosciuto tante donne che mi dicevano non potersi permettere un parrucchiere o un’estetista. Così ho iniziato a pensare come creare uno spazio per loro e coinvolgere tante beauty blogger, guro di bellezza ed estetiste. Ebbene, esattamente tre settimane fa è nata su Instagram la community ourbeautyconfessions, grazie a tante amiche e colleghe che hanno “sposato” quest’idea. Molto presto arriveranno altre due community che speriamo possano piacere.

 

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