Elisabetta II, addio regina del Regno Unito
Elisabetta II, la più longeva sovrana del Regno Unito, è morta.
Se ne è andata nella quiete di uno dei posti che amava di più al mondo, al Castello di Balmoral.
Ci piace immaginarla con il suo Filippo, omonimo principe di quello de La Bella addormentata nel bosco, ma più bello ed elegante.
Elisabetta II è diventata regina quasi all’improvviso, mentre era una giovane mamma in giro per il mondo.
Regna sulla Gran Bretagna dal 1952: questo 2022 ha visto la celebrazione del Giubileo di Platino, cioè del 70º anniversario della sua ascesa al trono.
Il suo regno è stato il 2º più lungo della storia, dopo quello del Re Sole -Luigi XIV di Francia (1643-1715).
Settant’anni che hanno marcato alcuni dei momenti più importanti della storia europea e non solo. Salienti sono la decolonizzazione in Africa e dei Caraibi, la Guerra Fredda, le Guerre del Golfo, importanti cambiamenti all’interno dello stesso Commonwealth e … la cosiddetta Brexit.
E oggi, giovedì 8 settembre 2022, è il giorno in cui è scattata l’Operation Unicorn, cioè il protocollo da seguire se la sovrana moriva in Scozia.
Il logo BBC si era già scurito nel pomeriggio, mentre i giornalisti si vestivano di nero e i membri della famiglia reale accorrevano a Balmoral a darle l’ultimo saluto. E alle 19:30 è arrivata la notizia:
La regina è morta pacificamente a Balmoral questo pomeriggio. Il re e la regina consorte rimarranno a Balmoral questa sera e torneranno a Londra domani.
Le bandiere degli uffici governativi abbasseranno a mezz’asta l’Union Jack. La neo premier Liz Truss pronuncerà il suo discorso a brevissimo e ogni comunicazione da parte di fonti ufficiali si riferirà al giorno della morte della Regina come il D-Day. I giorni successivi, fino a quello del funerale, cioè l’undicesimo, saranno D-Day+1, D-Day+2 e cosi via.
Tutti noi, volenti o nolenti, siamo stati catapultati in questa notizia epocale: un pilastro ha ceduto, ma il mondo deve andare avanti.
C’è chi mi dice: “La monarchia inglese per me finisce qui!“. Assolutamente no, la monarchia inglese va avanti moderna e imperitura.
Il re e la regina consorte, Carlo -ex- Principe di Galles (ora Re Carlo III) e Camilla, Duchessa di Cornovaglia, sono una delle coppie più “moderne” cui l’Europa potesse aspirare: divorziati e reduci da quelli scandali che hanno avviato la contemporanea tradizione del gossip.
Nei prossimi giorni li acclameremo e festeggeremo anche noi, celebreremo le loro eleganze e criticheremo le loro frivolezze. Oggi, però, appena morta LA Regina, ci sentiamo solo di dire una cosa:
God save the Queen.
Caterina Pascale Guidotti Magnani