Fai da te

I Mesembryantemum

L’estate รจ considerata per eccellenza, la stagione del giardino.

Essendo il periodo dell’anno in cui le fioriture sono all’apice, tuttavia questo รจ anche il momento in cui occorre dedicare tempo alla manutenzione dello stesso.

Le rose rifiorenti, richiedono la rimonda, ossia una potatura leggera per ripulire dal secco e stimolare nuovi fiori, il prato va tagliato di meno e ad un’altezza maggiore, ma va costantemente bagnato e cosรฌ pure tutte quelle piante che non tollerano la siccitร  e via dicendo.

C’รจ comunque una via di fuga per giardinieri pigri o per pollici verdi latitanti, ossia scegliere piante a manutenzione quasi zero o come mi piace definirle, piante capaci di autogestirsi.

Foto di Marilena Musso
@giardiniepasticcini

Il Mesembryantemum rientra in questa categoria.

Si tratta di una pianticella che regala una copiosa fioritura dai colori sgargianti, sin dal primo sole caldo di primavera e che termina con la fine dell’estate.

Perfetta per chi desidera portare, in giardino come sul balcone, colori vivaci e un insolito fogliame sottile ma dall’aspetto carnoso, senza dover dedicare troppo tempo.

L’impegno richiesto dai Mesembryantemum in effetti, รจ davvero irrisorio se messi a dimora in piena terra e collocati in vaso, richiedono appena lo sforzo di irrigarli ogni tanto.

Amano una posizione soleggiata e se non non troppo ventilata, non occorre ripararli per l’inverno ad eccezione delle zone montane.

Per il suo portamento strisciante, รจ adatto a ricoprire vaste porzioni di suolo, nelle aiuole, ai piedi degli alberi, in prima fila nelle bordure, ma anche nei giardini rocciosi o nelle crepe dei muretti. A me piace molto anche quando, in vasi e fioriere, assume un aspetto decombembente.

Foto di Marilena Musso
@giardiniepasticcini

Di solito non parlo di tale, ma nel caso di queste vivaci stelline, la moltiplicazione รจ talmente semplice che sarebbe un reato non parlarne.

รˆ sufficiente staccare uno stelo sul finir dell’estate e lasciarlo asciugare per un paio di giorni; poi interrare in un vasetto con terriccio universale o direttamente a dimora anche in un terreno argilloso.

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