Coronavirus in poche parole
Lifestyle

Il gruppo ECOHEALTH ALLIANCE e Coronavirus

Il Coronavirus spiegato nella serie documentario Netflix: Il Coronavirus in poche parole

Il Coronavirus in poche parole nasce da una collaborazione tra Netflix e Vox Media: Vox è una piattaforma di notizie online che offre un accesso gratuito ed una comprensione delle notizie e degli affari di cronaca

LA VOCE NARRANTE DEL DOCUMENTARIO è QUELLA DI J.K. SIMMONS.

Il gruppo ECOHEALTH ALLIANCE ha visitato queste grotte nel sud della Cina, per catturare pipistrelli, esaminare i loro virus e segnalare quelli che potrebbero saltare all’uomo.il gruppo ecohealth alliance

Dr. Peter Daszak (presidente di EcoHealth Alliance):
Quando li troviamo, diamo l’allarme, il governo cinese viene coinvolto e s’adopera per ridurre l’esposizione della popolazione ai virus.
Finora ne hanno scoperti molti, inclusi centinaia di coronavirus, classificati ad alto o basso rischio in base alla loro somiglianza ai virus che già infettano gli umani.
Qualche anno fa, ne hanno scoperto uno che è stato chiamato BAT CORONAVIRUS RATG13 (Coronavirus del Pipistrello RaTG13), considerato un virus a basso rischio.
Quando gli scienziati hanno sequenziato il genoma del virus del COVID19 hanno rilevato che condivideva il 96% del genoma del virus del pipistrello.
Secondo gli scienziati, quest’ultimo sarebbe mutato in un nuovo virus che può infettare gli umani.
Perciò siamo tornati dal dott. DASZAK (presidente ECOHEALTH ALLIANCE)
All’epoca il nostro obiettivo era trovare virus legati alla SARS. Questo sembrava troppo diverso. Non pensavamo potesse saltare all’uomo. Non sembrava un pericolo evidente e immediato. Purtroppo.
È impossibile prevedere i modi in cui un virus potrebbe evolversi. Stando agli scienziati, questo virus è mutato in un altro pipistrello o forse è saltato a un’altra specie prima di passare a noi, come un pangolino o un serpente, o un pesce.
Lo stesso caso fortuito si presentò in una fattoria del Kansas un secolo fa, nel 1918. Gli esperti non ne sono certi ma per loro la pandemia influenzale del 1918 si è originata dal virus di un uccello malato saltato a noi tramite un maiale infetto.
L’aviaria non colpisce gli umani, e l’influenza umana non colpisce gli uccelli, ma i due virus si sarebbero combinati in una cellula di maiale, dando vita a una nuova zoonosi, l’H1n1, e diventando così un virus capace di infettare gli umani.
Maryn McKen (giornalista):
Fu’ un avvenimento senza precedenti storici.
Il gruppo ecohealth alliance continua la ricerca e ti consiglio di leggere anche Il Coronavirus in poche parole, la serie di Netflix

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