Le stagioni armocromatiche
Le stagioni armocromatiche, sono le 4 stagioni della natura e si suddividono in stagioni fredde (inverno ed estate) e stagioni calde (primavera ed autunno).
Quello che comanda in armocromia è il sottotono della pelle; alle stagioni fredde appartengono le persone dal sottotono freddo e, a seconda delle caratteristiche di occhi e capelli naturali, saranno inverno o estate. Alla primavera e all’autunno appartengono invece le persone con sottotono caldo.
Nel metodo a 12, troviamo 3 sottocategorie per ogni stagione, a seconda di quale caratteristica prevale. Le stagioni armocromatiche sono:
Stagioni fredde:
- Inverno freddo
- Inverno brillante
- Inverno profondo
- Estate fredda
- Estate chiara
- Estate soft
Stagioni calde:
- Primavera chiara
- Primavera brillante
- Primavera calda
- Autunno soft
- Autunno caldo
- Autunno profondo
L’analisi armocromatica si svolge grazie ai drappi; sono teli di colori e sfumature diverse che l’armocromista accosta accanto al viso della cliente con un ordine preciso volto a scoprire appunto quali sono più in linea con le sue caratteristiche cromatiche.
Le stagioni armocromatiche sono 4 stagioni che si differenziano oltre che per l’essere calde o fredde anche per le variabili indipendenti sottolineate da Munsell: intensità, luminosità e contrasto.
Il soggetto viene innanzitutto neutralizzato: deve presentarsi all’analisi di armocromia senza trucco e la consulente con appositi teli bianchi copre i suoi capelli e la parte superiore del corpo in modo che nessun elemento esterno possa interferire. Si coprono anche i capelli poichè spesso sono tinti.
Ma qual è lo scopo dei drappi? Accostando al viso del soggetto in analisi i vari colori, si noterà l’effetto di questi sull’incarnato.
Una delle prime coppie di teli che si pone sotto il volto della cliente sono i colori fuxia e arancione, perchè di entrambi non esiste una versione fredda per l’arancione e calda per il fuxia. Questi 2 colori non mentono! Quello in linea con i colori naturali della cliente farà apparire il viso più luminoso, sano, mentre l’altro gli darà un aspetto spento, aumenterà le occhiaie e le discromie e nel complesso farà ingrigire o ingiallire l’incarnato.
Sembra strano ad un occhio inesperto, ma l’effetto che si avrà sarà proprio questo!
In prima battuta si scopre con i drappi se la persona in esame è fredda o calda, si passa poi a valutarne l’intensità ed il contrasto e quindi, tratte le conclusioni, la consulente procedrà con le 2 sottotagioni rimaste da confrontare dopo i primi passaggi.
Ma a cosa serve sapere in armocromia a quale stagione e sottostagione apparteniamo?
Scopriremo la nostra palette di appartenenza e tutti i colori che sono in armonia cromatica (armocromia) con noi. Quei colori, una volta indossati, ci valorizzeranno a tal punto che sembreremo truccate anche se non lo siamo, ci illumineranno.
Per quanto riguarda il make up anche su quello l’armocromia ci aiuta. Infatti dopo l’analisi, la consulente dà alla cliente la sua palette per quanto riguarda i colori amici nell’abbigliamento e negli accessori. Stessa cosa fa per il make up con tutti i consigli utili e i colori nemici.
Dovremo quindi abbandonare colori magari amati, ma non in palette secondo l’armocromia? Bhè una volta coscienti dei nostri alleati cromatici, starà a noi scegliere. Se di un colore non possiamo farne proprio a meno (anche se ormai sapremo non essere proprio donante su di noi), lo useremo lontano dal viso!
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Chiara Gobbi