L’orologio ad acqua al Pincio di Roma
L’orologio ad acqua al Pincio a Villa Borghese
Sembra di essere nell’isola che non c’è e di vivere un’avventura con Peter Pan e il Capitano Uncino. All’interno di Villa Borghese vicino alla Terrazza del Pincio, potete ammirare l’orologio ad acqua, un vero e proprio gioiello di ingegneria idraulica.
Nella Terrazza di Pincio si possono ammirare diverse zone della capitale, dall’elegante quartiere Prati ai grattacieli moderni dell’EUR.
Costruito nel 1867 da un frate domenicano appassionato di orologi e d’ingegneria, Giovanni Battista Embriaco, insieme all’architetto Gioacchino Ersoch.
Pesante che questo orologio era stato presentato (non l’originale, ma un prototipo) all’Esposizione Universale di Parigi.
Questo orologio così originale funziona grazie all’acqua sottostante che attiva il pendolo caricando il meccanismo e la sua suoneria, che funziona grazie al riempimento alternato di due bacinelle.
L’orologio è posizionato su un isolotto in mezzo ad un laghetto all’interno di una piccola torre decorata con motivi rurali simili a quelli di un tronco d’albero.
L’orologio rimane quasi nascosto, coperto da una fitta vegetazione, dalle rocce che circondano il laghetto e da un piccolo ponticello portante proprio alla torretta che lo costituisce; una torretta con un guscio di ghisa che riprende le sembianze di tronchi d’albero ed un cofanetto trasparente al centro, sotto il quadrante, di modo da rendere visibile il complesso marchingegno idraulico che permette il suo funzionamento.
I quadranti dell’orologio ad acqua sono visibili da ogni lato e le sue lancette in stile floreale richiamano lo stile bucolico dell’intero monumento.
Il funzionamento dell’orologio è dovuto all’acqua sottostante, che mette in azione il pendolo.
Da cosa è azionato l’orologio ad acqua?
Dall’Acqua Marcia sgorgante dalla fontana sottostante. Acqua Marcia è il terzo acquedotto di Roma antica, costruito nel 144 a.C. e lungo circa 90 km.
Tra le cose è uno di quei luoghi super instagrammabili a mio avviso.
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