Mindfullness: l’importanza di essere più presenti
Mindfullness, la capacità di essere più presenti
Sono diverse settimane che molte persone sono chiuse in casa, non per una scelta ma perché “costrette da una situazione surreale che accomuna tutti.
Sono settimane dove la paura, l’ansia e la frustrazione sono all’ordine del giorno. Dove è ancora più richiesta la capacità di supportare, sopportare, di respirare e di essere più in contatto con noi stessi e le nostre emozioni.
Per chi la conosce e per chi invece è incuriosito da tale strumento.
In questo momento diventa importante darci del tempo per poter, meditare, per esercitarci nell’essere nel “qui e ora“; senza perderci in emozioni nostalgiche, pensando a come era la nostra vita prima del Coronavirus, o in emozioni ansiogene pensando a come sarà la nostra vita dopo questo momento storico cosi duro.
Cosa significa stare nel qui e ora?
Conosciuta come Mindfullness, parliamo di una pratica che attraverso l’esercizio costante, la pratica giornaliera anche solo di pochi minuti ci aiuta a vivere la nostra quotidianità al tempo presente; senza perderci in azioni multitasking, senza perderci nella frenesia dell’elenco di cose che dobbiamo fare durante la giornata, ma soffermarsi a vivere il momento.
Detto così può sembrare la cosa più semplice da fare, e allora vi chiedo, come mai molti di noi lo trovano cosi difficile?
Come mai quando ci viene chiesto di sentire, di stare, iniziamo a sentire che il nostro corpo è in subbuglio; ci sentiamo infastiditi, agitati, quasi costretti?
Ci sono diversi esercizi che potremmo fare per diventare persone più consapevoli, persone più presenti e il primo potrebbe essere durante la giornata in modo “random” notare dove siamo, se con la mente siamo nel futuro, siamo nel passato e se cosi fosse riportarci nel presente. Più riusciamo a fare piccoli esercizi del genere, più riusciamo ad agevolare lo “stare” nel qui e ora.
Notiamo quanto tempo passiamo al telefono durante la giornata, quanti di noi riescono a stare senza il telefono per più di un ora?
Controllare ripetutamente il telefono è un altro gesto che non ci permette di stare nel qui e ora; ma che ci porta altrove e ci fa perdere contatto con quello che abbiamo intorno a noi concretamente.
Rispetto a questo un altro esercizio può essere quello di mettere delle sveglie che ci permettono di inizialmente avere un tempo circoscritto nel quale decidiamo di stare senza il nostro telefono.
Sarebbe interessante anche li notare quello che proviamo durante quell’ora stabilità.
Cosa ci troviamo a fare per supportare la frustrazione, per distogliere la mente da quell’oggetto che negli anni è diventato sempre più importante nella nostra quotidianità.
Tutto questo ha come obiettivo ultimo quello di imparare a essere, a stare, a vivere la propria vita, senza sentire il costante bisogno di evadere anche se non fisicamente con la testa.
Vivere un momento di intimità sul divano, che possa avere una durata maggiore di 10 minuti, giocare con i propri figli per più di un ora senza sentire il bisogno di fare altro, ma rimanendo nel momento e godere di quello che si ha l’opportunità di vivere soprattutto ora che siamo chiusi dentro le nostre case.
Trovare dei momenti meditativi, momenti dove la scrittura, il ritrovarsi diventano dei piccoli obiettivi giornalieri per poter alleviare possibili frustrazioni legate a questa quarantena.
Cerchiamo di non ritrovarci usciti da questo momento di avere rimpianti perchè avremo potuto essere più presenti; invece anche senza evadere fisicamente ci siamo comunque ritrovati con la mente altrove durante le lunghe e a volte interminabili giornate che ci troviamo a vivere.
Questo è uno di quei momenti dove essere Consapevoli, Mindfullness è importantissimo, chiediamoci, dove siamo minfull?
- Ci riposiamo in questo momento di quarantena?
- Ascoltiamo i bisogni del nostro corpo?
- Stiamo mangiando con attenzione?
- Stiamo trovando momenti per noi per coccolarci?
Davanti ad emozioni come: la frustrazione, lo stress legato all’incertezza, l’ansia, la depressione, la paura, la tristezza, la noia; dobbiamo lavorare per essere più forti, positivi, più attenti a noi.
Ricordarci che quello che abbiamo è il momento che stiamo vivendo e di riuscire a renderlo un momento positivo.
Diventa importante godersi il momento per potersi sentire arricchiti di quello che abbiamo vissuto dopo che tutta questa parentesi storica della nostra vita finirà e l’unica cosa che ci rimarrà sarà noi stessi e i ricordi di quello che abbiamo vissuto.
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