pasta e fagioli
Cucina

Pasta e fagioli ricetta: della cucina veneta

Pasta e fagioli , un primo piatto semplice dal sapore genuino, per riscoprire la tradizione regionale con la ricetta veneta.

pasta e fagioli

Pasta e fagioli alla veneta  fa parte della mia tradizione famigliare.

In dialetto si dice pasta e fasoi ma, sui vari modi di dire si potrebbe aprire un capitolo. Per la mia famiglia originaria di Venezia è “minestra de pasta e fasioi”.

Mi ricorda il tempo andato, il profumo della cucina di casa, delle vivande, i pranzi preparati e consumati senza guardare l’orologio, il nostro “ciacolare” attorno al tavolo, i bicchieri con il vino rosso per “i grandi” e noi bambine che aspettavamo di mangiare la nostra minestra de pasta e fasioi interamente passata e, spesso con il riso al posto della pasta.

E’ un vero comfort food rustico, della tradizione contadina, in grado di scaldarti la pancia nel periodo invernale e anche il cuore perché si può consumare in ogni stagione.

Vi lascio la ricetta di questo piatto che può essere un’occasione per riscoprire, le sane tradizioni alimentari dei nostri nonni.

Ingredienti per 4 persone

  • 250 g di fagioli secchi borlotti
  • 1 o 2 patate
  • 1 cipolla
  • sale pepe
  • acqua
  • 1 gambo di sedano
  • 1 carota
  • 100 g di pancetta o lardo
  • 1 spicchio d’aglio
  • mazzetto odoroso composto da alloro, salvia e rosmarino
  • 2 cucchiai di olio di oliva
  • 200 g di tagliatelle all’uovo (se fresche meglio)

Al momento di servire

  • olio extra vergine di oliva
  • una spolverata di grana padano grattugiato

Procedimento

Mettere i fagioli secchi in abbondante acqua per una notte.

Al mattino, scolare i fagioli eliminando l’acqua.

Trasferire i fagioli in una pentola coprendoli appena di acqua e portarli ad ebollizione.

Nel frattempo sbucciare la patata e tagliarla a tocchetti per poi unirla ai fagioli.

Fare un battuto con la pancetta (o il lardo), la cipolla, l’aglio, il sedano, le carote e rosolare il tutto con un po’ d’olio in una padella, unendo il mazzetto odoroso,  per una decina di minuti.

Unire il soffritto alla minestra compreso il mazzetto di odori.

Aggiustare di sale e cuocere con un leggero bollore per almeno un’ora.

Se necessario aggiungere un po’ di acqua calda durante la cottura.

Trascorsa mezz’ora, togliere il mazzetto di odori.

Una volta cotta la minestra, prelevarne due o tre mestoli e metterli da parte.

Con il mixer ad immersione frullare tutto (io preferisco passare al setaccio come si faceva una volta).

Unire la minestra messa da parte.

A questo punto unire anche le tagliatelle un po’ spezzettate, rimettere sul fuoco e portare a cottura la pasta.

Infine aggiungere una bella macinata di pepe.

Impiattare e servire con un giro di olio crudo e grana padano grattugiato.

Nota: nella tradizione veneta c’è chi usa le cotiche di maiale o l’osso di prosciutto all’inizio della cottura.
Un’altra variante è quella di sfumare il soffritto con un po’ di aceto di vino (una mia zia lo faceva ed era buonissimo)
Invece c’è chi inserisce insieme alla macinata di pepe un trito di prezzemolo.

Infine c’è la versione vegetariana, che io uso, una variante molto semplice e  gustosa.

Carla Zanutto

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