Principe Filippo, Duca di Edimburgo: addio
Il Principe Filippo se ne è andato, alla vigilia dei 100 anni.
Era il 2000 quando, intervistato dal The Telegraph in merito al centesimo compleanno della suocera (la Regina madre, ndr) il Principe Filippo affermò di
non poter immaginare nulla di peggio che campare fino a cent’anni.
E c’è riuscito. Oggi il Principe Filippo, Duca di Edimburgo, si è spento serenamente nel Castello di Windsor, come da comunicato ufficiale della Regina Elisabetta II.
Per me se ne è andato l’uomo più bello, elegante e distinto del mondo.
Si chiude un’epoca. Si chiude un’epoca per il Regno Unito, si chiude un’epoca per noi estete. E se ne va uno degli ultimi principi consorti di sangue reale.
Il titolo di Duca di Edimburgo, infatti, è frutto del matrimonio con la futura Regina d’Inghilterra, avvenuto il 20 novembre 1947. Ma Filippo nacque principe.
La giovinezza del Principe Filippo.
Egli venne alla luce il 10 giugno 1921 in Grecia, sull’isola di Corfù. Suo padre Andrea era figlio del sovrano, re Giorgio XI, e di Olga Konstantinovna di Russia. Ma di greco, in fondo, aveva davvero poco. Senza farne l’albero genealogico, possiamo dire che era imparentato con tutte le case reali d’Europa – inoltre, per via materna, discendeva dalla Regina Vittoria d’Inghilterra e per via paterna da Cristiano IX di Danimarca.
I primi anni Venti furono il teatro di una guerra deleteria che vide la Turchia lottare (e vincere) per ottenere la propria indipendenza dal regno greco. La Grecia ne uscì disfatta e la monarchia naufragò. Il piccolo principe -18 mesi- fu nascosto in una cassa d’arance, nel lungo viaggio che portò la famiglia a Parigi.
Cresciuto in Francia, a 17 anni fu mandato a studiare prima nel Regno Unito, poi in Germania (dove si trovavano le sue quattro sorelle, andate in sposa a nobili tedeschi).
Sono anni di lutti e perdite importanti, che alla fine lo riportarono in Gran Bretagna, dal nonno materno che aveva anglicizzato il cognome. Battemberg, infatti, era “troppo tedesco”. Meglio Mounbatten!
Nel 1939 entrò nella Royal Navy, dove fece una brillantissima carriera.
Quello stesso anno, a un giovane cadetto del Dartmouth Royal Naval College fu affidato il compito di intrattenere due ragazzine, in visita al collegio insieme ai genitori. I genitori erano il re d’Inghilterra e Giorgio VI e la regina consorte Elisabetta. Il cadetto era il principe Filippo.
Dicono che la principessa Elisabetta, all’epoca tredicenne si sia innamorata subito del bel cadetto.. che di anni ne aveva diciotto. Cominciarono a scambiarsi lettere e … e il resto è storia.
Il Duca di Edimburgo.
E il 20 novembre 1947 la principessa Elisabetta d’Inghilterra e il principe Filippo di Grecia e Danimarca si sposarono.
Filippo rinunciò ai suoi titoli regali greci e danesi, nonché alle sue pretese sul trono greco, oltre a convertirsi dalla religione ortodossa a quella anglicana.
Novello sposo, disse che da quel momento il suo obiettivo era uno solo: non deludere mai la moglie, la futura regina del Regno Unito.
Il principe Filippo stato il più fidato “collaboratore” della regina, e sappiamo come fosse l’unica persona che poteva contraddirla. Qualsiasi cosa si legga o si veda in serie tv di dubbio gusto a proposito del loro matrimonio si annulla di fronte a decenni di fotografie che ritraggono sguardi complici e occhiate d’intesa e l’immagine di una coppia solida.
Certo è che aveva un temperamento un po’ irascibile e ai giornalisti non le mandava mai a dire. E probabilmente con le sue battute ha offeso almeno metà Commonwealth, ma non solo. Per me, epica fu la risposta che diede nel 1967 a chi gli chiedeva se volesse visitare l’Unione Sovietica:
Mi piacerebbe molto andare in Russia anche se i bastardi hanno ucciso metà della mia famiglia.
Severo, ma giusto con una punta di disgusto.
Principe Filippo, addio
Questo lutto avrà conseguenze tragiche nella famiglia, come sempre capita quando una colonna portante cede e se ne va. Come in tutte le famiglia. Il Duca di Edimburgo era un collante, teneva uniti tutti. Elisabetta come donna lo piangerà a lungo, la Regina si tratterà più possibile. Deve resistere per la sua famiglia, ma soprattutto per il suo popolo.
Addio a un principe che è stato fedele a se stesso fino alla fine, evitando per un pelo il centesimo compleanno.