roma jazz festival 2019
Cultura,  Musica

ROMA JAZZ FESTIVAL 2019

Roma Jazz Festival 2019  dal 1° novembre al 1° dicembre 2019



ROMA JAZZ FESTIVAL 2019

21 concerti fra l’Auditorium Parco della Musica, la Casa del Jazz, il Monk e l’Alcazar.

I protagonisti di questa edizione sono icone della storia del jazz come: Archie Shepp, Abdullah Ibrahim, Dave Holland, Ralph Towner e Gary Bartz; ma anche i più interessanti esponenti della nuova scena come: Kokoroko, Moonlight Benjamin, Donny McCaslin, Maisha e Cory Wong.

Non mancheranno le grandi protagoniste femminili come :Dianne Reeves e Carmen Souza; ma anche talenti più recenti come Linda May Han Oh, Elina Duni e Federica Michisanti.ROMA JAZZ FESTIVAL 2019

Le esplorazioni mediterranee e asiatiche dei Radiodervish, Tigran Hamasyan e dell’ensemble Mare Nostrum con Paolo Fresu, Richard Galliano e Jan Lundgren da un lato; e le contaminazioni linguistiche di Luigi Cinque con l’Hypertext O’rchestra dall’altro.

Il batterista anti-Trump Antonio Sanchez e il suo jazz ai tempi del sovranismo e la nostalgia migrante raccontata in musica dalla Big Fat Orchestra.

Il tributo a Leonard Bernstein di Gabriele Coen e il pantheon jazz evocato da Roberto Ottaviano.ROMA JAZZ FESTIVAL 2019

 

No borders. Migration and integration è l’attualissimo titolo di questa edizione.

Un programma pensato per indagare come oggi la musica jazz, nelle sue ampie articolazioni geografiche e stilistiche, rifletta una irresistibile spinta a combattere vecchie e nuove forme di esclusione.

Nato come risultato/reazione/sintesi di fenomeni drammatici, come la tratta degli schiavi africani nelle Americhe e le conseguenti discriminazioni razziali.

Il jazz è un linguaggio universale, uno straordinario serbatoio di risposte creative alle domande e alle tensioni continuamente suscitate da tematiche come confini, migrazioni e integrazione.

Fra l’affermazione di una nuova generazione di musiciste che rompono le discriminazioni di genere, le sperimentazioni di inedite ibridazioni dei linguaggi e la riflessione sul dramma delle nuove migrazioni.

Il messaggio del Roma Jazz Festival 2019 è che possiamo comprendere il concetto di confine solo se accettiamo anche la necessità del suo attraversamento.ROMA JAZZ FESTIVAL 2019

In linea con il tema, e a completare il programma del festival, l’artista Alfredo Pirri realizzerà un’installazione visitabile dal 1° al 30 novembre che, oltrettutto, ha ispirato il visual del RJF2019.

Una struttura dal telaio in ferro e pannelli colorati di plexiglass che dividerà in due la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, epifania del concetto di muro e di confine ma dal senso ribaltato.

L’opera di Pirri sarà una barriera luminosa e trasparente, continuamente attraversabile dal pubblico, trasformando il concetto di muro nell’evocazione poetica di un rito di passaggio.

Durante il corso del festival, l’installazione sarà elemento attivo di una serie di eventi musicali che la trasformeranno in una vera e propria cassa di risonanza.

 

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