Share the love: le partecipazioni di nozze
Una delle prime cose a cui pensare, assieme allo stile del matrimonio, sono le partecipazioni di nozze.
Esse indicano non solo la data, il luogo e l’ora del grande giorno, ma anche un’anticipazione dello stile che avrà il matrimonio.
Ecco quindi un piccolo vademecum per le perfette partecipazioni.
Come e dove sulle partecipazioni di nozze.
Il galateo vorrebbe che fossero i rispettivi genitori a dare l’annuncio. Questa formula è ormai considerata per lo più obsoleta, e da ormai un bel po’ di tempo, sono direttamente gli sposi a consegnare l’invito in prima persona.
Le grafiche classiche delle partecipazioni di nozze prevedono che il nome della sposa sia a sinistra e quello dello sposo a destra, anche se fra le attuali si prediligono i nomi uno sotto all’altro o in obliquo. Qualunque sia la vostra scelta, il nome della sposa deve sempre precedere quello dello sposo.
I più tradizionalisti poi, mettono gli indirizzi (o l’indirizzo in caso in cui gli sposi convivano già), i numeri di telefono e le mail. Altri invece preferiscono omettere gli indirizzi di casa, e lasciare solo i riferimenti di telefono e mail.
L’invito.
L’etichetta vorrebbe separati l’invito alla cerimonia, rispetto a quello del ricevimento. Anche questo tuttavia non è più “indispensabile”, così rimane ancora una volta a discrezione degli sposi. Spesso infatti, optano per mettere tutte le informazioni in un unico invito, a meno che non intendano fare distinzioni tra gli invitati o semplicemente come scelta stilistica.
L’idea in più? Creare il sito del matrimonio, molto in voga negli ultimi anni, e segnalarlo già nell’invito così da fornire tutte le informazioni aggiuntive, come ad esempio delle info utili per raggiungere il luogo del rito, la location del ricevimento, la lista nozze o suggerimenti sugli hotel dove pernottare.
E’ poi possibile coinvolgere simpaticamente gli invitati dando loro la possibilità di interagire con commenti o postando foto.
Destinatari.
I nomi degli invitati vanno scritti a mano e in bella calligrafia sulla busta; questa “tradizione” non è mai cambiata nel tempo.
I nomi devono essere preceduti dalla formula “Gent.ma”, “Gent.mo” o “Gent.mi” mentre sono aboliti titoli (Dott., Prof., Ing. …) eccezione fatta per i titoli clericali o appartenenti all’Arma.
Quando.
È buona norma avvisare per tempo chi si vuole invitare, per permettere a tutti di potersi organizzare con il giusto preavviso. Il buon senso e il galateo dunque, suggeriscono di consegnare le partecipazioni almeno tre mesi prima della data prescelta. Bene anticipare ma vietato posticipare, a meno che non si sia optato per inviare il “Save the Date” in cui si anticipava la data: in questo caso è possibile inviare le partecipazioni anche due mesi prima ma tassativamente non oltre.
Formali, essenziali, tradizionali o moderne, ciò che conta è che le partecipazioni rispecchino la personalità degli sposi e lo stile dell’evento.
Elisa Bucci