Un libro che parla di famiglia
Un libro che parla di famiglia, ecco qualche idea
Come uccidere la tua famiglia di Bella Mackie
Scommetto che quel qualcuno non potrà fare a meno di restare a bocca aperta e pensare a me con ammirazione. Perché chi sarà mai in grado di capire come una persona, a soli ventotto anni, possa aver ucciso a sangue freddo sei membri della sua famiglia per poi andare avanti come se niente fosse, senza neppure l’ombra di un rimpianto? Tagliente, onesto, graffiante, divertentissimo. Come uccidere la tua famiglia è tutto quello che non ti aspetti: una potente commedia nera, una satira bruciante sulle famiglie disfunzionali e sui privilegi di classe, nonché una critica feroce all’ossessione dei media per l’universo del crimine e alle falle di un sistema che non ammette deviazioni dalla norma.
Longbourn House di Jo Baker
Sarah è a servizio a Longbourn House da quando era bambina, ma non si è ancora rassegnata a certi compiti ingrati quali lavare la biancheria e svuotare i pitali dei signori della famiglia Bennet. È un mondo intero quello che apre per Sarah, una nuova geografia di orridi, vallette in fiore e campi di battaglia. Ispirato al non detto di “Orgoglio e pregiudizio”, “Longbourn House” ricostruisce con tono brioso la vita della servitù nell’Inghilterra di inizio Ottocento, facendo emergere tra le righe la fatica e le disuguaglianze su cui si reggeva il bel mondo. All’interno di questo affresco storico, che oltre alla campagna dell’Hertfordshire include la Spagna sconvolta dalle guerre napoleoniche e i porti commerciali sull’altra sponda dell’Atlantico, Jo Baker dona pensieri ed emozioni autentici alle ombre che nel celebre romanzo di Jane Austen si limitavano a passare sullo sfondo rapide e silenziose.
Cime Tempestose di Emily Brontë
Nella brughiera dello Yorkshire i contrasti tra gli abitanti di un’agiata dimora a fondo valle e quelli di una fattoria su un colle si abbattono con forza distruttiva sulle vite di Heathcliff e di Catherine. Gelosie, desideri di vendetta e passioni raccontati con abilità e realismo.
La famiglia Aubrey di Rebecca West
La storia è raccontata dal punto di vista di Rose, una delle tre figlie della Signora Clare e del Signor Piers. Poi ci sono Cordelia, la sorella maggiore, Mary la sorella gemella di Rose e Richard Quin, fratello minore. Mamma Clare, appassionata pianista, trasmette la stessa passione per la musica ai figli. Ma mentre Rose e Mary trovano nel pianoforte il loro strumento musicale, Richard non l’ha ancora trovato e Cordelia invece si ostina a suonare il violino a discapito della sensibilità musicale molto accentuata di Clare. Le storia di una famiglia fuori dal comune nella Londra di fine Ottocento.
Gli anni della leggerezza. La saga dei Cazalet di Elizabeth Jane Howard
Si tratta del primo della serie a cui hanno fatto seguito altri cinque volumi di questa saga familiare che ha riscuotato diverso successo. Ne susseguono: Il tempo dell’attesa, Confusione, Allontanarsi e Tutto Cambia.
È l’estate del 1937 e la famiglia Cazalet si appresta a riunirsi nella dimora di campagna per trascorrervi le vacanze. È un mondo dalle atmosfere d’altri tempi, quello dei Cazalet, dove tutto avviene secondo rituali precisi e codici che il tempo ha reso immutabili, dove i domestici servono il tè a letto al mattino, e a cena si va in abito da sera. Ma sotto la rigida morale vittoriana, incarnata appieno dai due capostipiti affettuosamente soprannominati il Generale e la Duchessa, si avverte che qualcosa sta cominciando a cambiare..
I Buddenbrook. Decadenza di una famiglia di Thomas Mann
Racconta la storia di una famiglia tedesca dell’Ottocento che dopo anni di prosperità è esposta a una tragica decadenza: le basi di un patrimonio e di una potenza che sembravano incrollabili sono sgretolate da una forza ostinata e segreta. Opera di ispirazione autobiografica, questo romanzo, capolavoro della letteratura europea, esprime compiutamente la concezione estetica e politica dello scrittore tedesco, il suo rimpianto per una mitica e solida borghesia, la coscienza della crisi di un mondo e di valori destinati inesorabilmente a scomparire.
I Malavoglia di Giovanni Verga
Il romanzo si ambienta nel villaggio di pescatori di Trezza, poco a nord di Catania, nel decennio immediatamente successivo all’unità d’Italia. Il racconto segue le tristi vicende della famiglia dei Malavoglia, anche se la vera protagonista diventa la comunità intera, con i suoi costumi, i suoi valori e le sue quotidiane vicissitudini.
La famiglia Karnowski di Israel J. Singer
E’ il racconto dell’epopea di tre generazioni di una famiglia ebraica che dalla Galizia polacca di inizio Novecento, attraverso la Repubblica di Weimar, sbarca a New York in seguito all’ascesa di Hitler in Germania.
Racconta le vicende del capostipite, David, uomo illuminato e colto che abbandona lo shtetl in cui la sua famiglia ha sempre vissuto per trasferirsi nella Berlino capitale dell’Impero tedesco.
Di suo figlio Georg Moses, chiamato con un nome da gentile e uno da ebreo per la volontà del padre di sottolinearne la duplice identità, il quale passerà dalle trincee della prima guerra mondiale a una carriera medica di successo e al matrimonio con una tedesca.
Per finire del nipote Jegor, affascinato dall’ideologia antisemita del partito nazista e incapace di scendere a patti con le proprie origini.
L’ultima famiglia felice di Simone Giorgi
Matteo Stella è un padre che crede nel dialogo anziché nell’imposizione di regole. È un uomo mite e un padre indulgente, convinto di avere costruito una famiglia felice. Stefano, il figlio tredicenne, irride i suoi metodi educativi con una ribellione cieca, alzando di volta in volta il livello della sfida. Eleonora, la figlia maggiore, sembra aver perso pian piano il rispetto per lui. Anna, la moglie, si sente oppressa invece che liberata dall’infinita capacità che ha il marito di perdonarla. Poi, d’improvviso, ogni illusione crolla, rivelando la vulnerabilità e le contraddizioni che covano sotto la cenere in ogni famiglia.
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