Silvia Cattaneo, mamma blogger di Insolitamente mamma
Silvia Cattaneo, mamma blogger di Insolitamente mamma
Silvia Cattaneo brianzola DOC, mamma di Niccolò e Slash (cane), blogger di Insolitamente mamma.
Chi è la mamma blogger per Silvia Cattaneo?
La mamma blogger può essere tante cose, ti posso dire chi sono io come mamma blogger: sono una mamma che ha voglia di raccontarsi e che vuole condividere le proprie esperienze, positive o negative esse siano, per essere di supporto alle altre mamme creando una sorta di community virtuale dove potersi confrontare su qualsiasi tema inerente la maternità. E non solo.
Cosa ti ha spinto ad inserirti nel mondo del web?
Tutto è nato da Instagram dove, piano piano, ho cominciato a ricevere sempre più apprezzamenti per i miei scatti e per il mio modo di scrivere piuttosto secco, diretto, sarcastico ed autoironico. E allora, proprio grazie alla spinta di chi mi segue con affetto, ho deciso di aprire il blog Insolitamentemamma, onestamente molto più per gioco che per un reale desiderio di tuffarmi nel mondo del mommy blogging.
Il tuo Social preferito e perché?
Beh, che domanda: Instagram! Amo le fotografie, perché raccontano storie ed attimi di vita senza bisogno di usare le parole.
Tre aggettivi per descrivere Silvia Cattaneo.
Felice, riflessiva e… insolitamente mamma!
L’esperienza più bella e più brutta che hai fatto da mamma blogger?
L’esperienza più bella non si riferisce ad un momento preciso della mia breve vita da mamma blogger: ho scoperto un affetto che mai avrei immaginato, per cui la ritengo un’esperienza bellissima in generale.
Quella invece più brutta riguarda invece certamente i numerosi attacchi ricevuti per i motivi più svariati e che vanno dal non aver allattato mio figlio all’avergli comprato delle scarpe brutte per arrivare al più orribile e meschino di tutti, ovvero il mettere in discussione il mio essere una buona madre, per il fatto di aver deciso di pubblicare sui social le foto di mio figlio.
Come si svolge la giornata di una mamma blogger?
Possiamo riformulare la domanda in: “come si svolge la nottata di una mamma blogger”?
Perché la mia giornata non è altro che la comunissima giornata di una qualsiasi mamma che lavora in ufficio e che rientra la sera con un bambino da coccolare ed una casa che non si pulisce e non si riordina da sola.
Il blog lo gestisco la sera, dopo aver messo a dormire il nano ed aver finito tutto ciò che c’è da fare in casa: mi lancio sul divano, impugno il cellulare e comincio a scrivere a ruota libera.
Quanto lavoro c’è dietro un post per Insolitamente mamma?
Ottima domanda! Anzi, grazie per avermela fatta, visto e considerato che gli attacchi maggiori che vengono mossi alle mamme blogger si riferiscono alla banale supposizione che “avere un blog non costa nulla e puoi scrivere quando ti pare, per cui non è un vero lavoro”.
Il lavoro c’è, ed è tanto. Poi non metto in dubbio che non si possa paragonare a lavorare in miniera o a sopportare otto ore filate di lavoro in catena di montaggio, certo.
Però non è assolutamente facile come molti credono: devi avere idee, devi saperle sviluppare, devi essere sempre aggiornato sui temi più scottanti e devi saper diversificare i contenuti per non cadere nella banalità, hai delle scadenze da rispettare e degli obiettivi da raggiungere. Ecco, direi che rileggendo questa descrizione si possa definire un lavoro a tutti gli effetti!
I pro e i contro della mamma che lavora da casa?
Su questa domanda passo. Io lavoro fuori casa otto ore al giorno e gestisco il blog da casa appena ho un momento libero, per cui non saprei onestamente cosa risponderti.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Il primo è certamente comprare casa, e non vedo l’ora di dedicarmici anima e corpo.
Poi spero davvero con tutto il cuore di riuscire a realizzare qualcosa di bello e di concreto con Insolitamentemamma e chissà, magari risponderti qualcosa di diverso alla domanda precedente su come sia lavorare da casa!
Se ti dico WoMoms cosa ti viene in mente Silvia Cattaneo?
Una bellissima ed interessante community, ricca di spunti e suggerimenti. Se penso però alla parola WoMoms, non posso che associarla a “Wow, che mamme!”.
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