Un terrazzo color oleandro
L’Oleandro ama il solleone e tollera la siccità, e ciò lo rende protagonista ideale laddove non si voglia avere l’incombenza di irrigazioni frequenti e dispendiose.
l’Oleandro (Nerium oleander) che, molto democraticamente, si presta ad essere utilizzato da Nord a Sud senza difficoltà, ad esclusione delle zone montane dove faticherebbe non poco a sopravvivere a nevicate continue e gelate persistenti.
Potrebbe essere un’ottima scelta, anche per giardini vissuti solo nelle vacanze.
L’Oleandro, con la sua vegetazione gnerosa e scarmigliata, è capace di conferire l’aspetto di un giardino barocco, lussureggiante e rigoglioso.
Potete utilizzare più piante, se volete creare una quinta per suddividire gli spazi di un terrazzo ampio, oppure, una barriera per schermare l’affaccio su altre abitazioni, o ancora un singolo esemplare lasciato crescere liberamente, per dar vita ad un angolo disadorno.
Si presta anche ad essere allevato come piccolo albero, come usa nella riviera ligure.
Non so se sia un bene o un male, nel senso che mi pare che questa usanza in parte lo svilisca e snaturi, ad ogni modo potrebbe ancora una volta, essere utilizzato in terrazzo, inserendolo in una posizione d’angolo, accanto ad altri cespugli ed erbacee.
L’Oleandro, in fiore per tutta l’estate in un’ampia gamma di sfumature. Da il meglio in un giardino, che permette di sfogare la sua esuberanza, ma anche in vaso fa la sua parte.
È importante in questo caso, utilizzare un contenitore anche non particolarmente ampio, ma profondo per dar spazio alle radici lunghe e robuste.
E’ buona norma provvedere di tanto in tanto a nutrire con fertilizzanti liquidi e se volete far accestire una giovane pianta, cimate.