“Accetto Miracoli: L’Esperienza Degli Altri” di Tiziano Ferro
“Accetto Miracoli: L’Esperienza Degli Altri” il primo album cover di Tiziano Ferro
“Accetto Miracoli” è il secondo capitolo del disco pubblicato nel 2019.
“Sono canzoni che mi hanno raccontato senza conoscermi, mi hanno fatto innamorare del mestiere di scrittore, uno che si consegna in quanto artista, voce, sangue, come hanno fatto questi giganti che ho reinterpretato in ACCETTO MIRACOLI: L’ESPERIENZA DEGLI ALTRI.
Se faccio l’artista e il cantante, se scrivo canzoni, è perchè ho avuto grandi ispiratori che quando mi guardavo intorno cercando la strada, me l’hanno insegnata. Cambiare la vita a un ragazzo con la mia provenienza significa cambiargli la percezione della realtà. In questo senso queste canzoni sono state miracolose, hanno ribaltato la mia visione del mondo, mi hanno fatto capire che cosa volevo dalla mia vita e che cosa volevo fare”.
Sono 13 le cover scelte per l’album: “Accetto Miracoli: L’Esperienza Degli Altri”
Apre l’album ed è il primo singolo estratto, Rimmel di Francesco De Gregori,seguito da E Ti Vengo a Cercare di Franco Battiato.
Ma reinterpreta anche Morirò D’Amore portata al successo da Giuni Russo, Bella D’Estate cantata da Mango ma composta con Lucio Dalla, Margherita di Riccardo Cocciante.
Almeno Tu Nell’Universo dell’indimenticabile Mia Martini, Cigarettes And Coffee di Scialpi, Perdere L’Amore di Massimo Ranieri, dove regalano un duetto; Piove di Jovanotti in questa occasione cantanta feat. Box of Beats, Portami a Ballare di Luca Barbarossa.
L’indimenticabile Nel Blu Dipinto Di Blu di Domenico Modugno, Ancora, Ancora, Ancora brano di Cristiano Malgioglio noto nell’interpretazione di Mina. Infine Non Escludo Il Ritorno, scritto da Franco Califano e Federico Zampaglione.
“Il disco non era previsto. È la mia piccola perla nata durante il lockdown, dal periodo di indigenza, fatica e delirio che stava invadendo il mondo.
Ho pensato di non avere il diritto di lamentarmi, considerando le tante persone che stavano soffrendo, ma so che la mia creatività e il mio concetto di arte sono sempre l’antidoto migliore per farmi reagire.
Così ho preso il file delle “canzoni della mia vita”, ho chiesto al mio arrangiatore Marco Sonzini di entrare in studio e registrarle per puro divertimento.
Mi sono trovato un pugno di canzoni in mano e solo allora abbiamo pensato di farne un album.
Non c’è una linea logica nella scaletta se non per il fatto che nella loro essenza e con la loro potenza sono brani che ho sempre amato”.
“Ho affrontato queste canzoni senza il timore di toccare i mostri sacri, una cosa molto italiana, che non condivido. Bisogna invece celebrare i grandi artisti semplicemente con il rispetto e la stima di chi ha studiato queste cose sui banchi di scuola della musica.
Soprattutto quando si tratta di canzoni così importanti, l’intervento deve essere minimo.
Dico sempre che vanno avvicinate come musica classica, come un tenore o un baritono o un direttore d’orchestra affrontano Verdi: devi attenerti al libretto, aggiungere la tua voce a una cosa già scritta molto bene. Non ho mai sposato il rifacimento stravolgente di una canzone.
Certo, gli arrangiamenti sono nuovi, fatti con una strumentazione moderna, nella filosofia dell’autore originale, rispettandone il messaggio. Ad esempio in E Ti Vengo a cercare abbiamo lavorato nella direzione che Battiato aveva già seguito, quella della ricerca elettronica, ma con i mezzi attuali. Lo stesso con Bella d’estate di Mango, grandissimo ricercatore”.
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