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Due giorni a Berlino


Berlino

Due giorni a Berlino per festeggiare!

Per festeggiare il mio compleanno ho scelto io, giustamente, la meta per questa mini vacanza. Dopo tanti anni di pregiudizi finalmente mio suocero (che ama alla follia la Germania, meno i tedeschi) e mio marito, mi hanno convinta a mettere piede per la prima volta in terra crucca. Come prima città ho scelto la capitale tedesca: Berlino! E questa volta, visto che i giorni sarebbero stati pochi, abbiamo scelto di portarci la nostra bimba scalmanata a differenza dell’ultimo viaggio a New York (link).

Essendo il giorno del mio compleanno un giovedì, abbiamo considerato la partenza in tarda mattinata. Così avremmo avuto il pomeriggio a disposizione, venerdì e sabato. Per poi ripartire domenica mattina (unico volo a disposizione per il rientro purtroppo). Quindi avremmo avuto due giorni e mezzo per girovagare, possiamo farcela dai! Peccato che il volo, per condizioni climatiche, ha ritardato di ben 5 ore quindi siamo arrivati ad ora di cena mangiandoci così mezza giornata! Aiuto! Possiamo ancora farcela a vedere le cose principali!? Proviamoci!!

Venerdì mattina dopo la colazione e dopo aver preparato tutto ciò che sarebbe potuto essere indispensabile per Stella durante la giornata, partiamo! Oh, siamo ancora in albergo!

Cosa sta facendo il marito? Wow! Il concierge dell’albergo può già farci i biglietti per il City Sightseeing. Fantastisch!

Questa soluzione non è economica rispetto all’abbonamento di una metro. Però secondo me è assolutamente indispensabile quando si ha pochissimo tempo a disposizione e si vogliono vedere molti punti attrattivi della città. Il pullman ti fa vedere tutto dall’alto e scendi e sali quando vuoi a tuo piacimento. Per noi e Stella, è perfetto!
Dopo aver fatto i biglietti per due itinerari saliamo sul  City Circle (uno dei tanti pullman turistici a disposizione) e partiamo per il percorso giallo che prevede moltissimi punti attrattivi!
Il nostro albergo lo abbiamo scelto vicino alla Porta di Brandeburgo così la sua tappa è proprio la prossima fermata ma non scendiamo. Vogliamo tornare al tramonto dove lo spettacolo per gli occhi è decisamente migliore. La guida è presente anche in italiano e siamo contenti di apprendere con gli auricolari diverse nozioni storiche.

Dopo la Porta di Brandeburgo passiamo dal Reichstag il Palazzo del parlamento e dal Memoriale dell’Olocausto.

Quest’ultimo è formato da più di 2.000 monoliti rettangolari di diverse altezze oltre che da un museo. Qui la tappa sarebbe stata d’obbligo se fossimo stati da soli, con Stella invece l’idea che lei potesse essere irrequieta mi avrebbe dato fortemente fastidio considerando il luogo e il motivo della sua creazione. Ho un forte rispetto dei luoghi in cui sono, non mi faccio fotografie davanti al luogo in cui è morto qualcuno, non scarabocchio i monumenti e non attacco lucchetti ai ponti. In questo caso non permetto neanche a mia figlia di soli 3 anni di fare lagne in un luogo del genere. Sarà un difetto forse, chi lo sa.

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Successivamente passiamo dalla Stazione Centrale alla bellissima Colonna della Vittoria (che rappresenta uno dei simboli più importanti della città insieme alla Porta di Brandeburgo e alla Torre della Televisione). Dal Castello di Charlottenburg, uno dei pochi palazzi storici rimasti dopo la Seconda Guerra mondiale, all’elegante viale Meinekestrasse. Qui terminiamo la prima parte del giro sul viale Kurfurstendamm o meglio il “Kudamm”.

Il Kudamm attraversa diversi quartieri passando da zone residenziali con bellissime ville della Berlino ovest fino a zone commerciali con botteghe, negozi, meravigliose boutique e carinissimi cafè.

Passiamo dalla Memorial Church, Chiesa commemorativa dell’imperatore Guglielmo severamente danneggiata durante la Seconda Guerra mondiale e non ristrutturata appositamente. Dopodiché è il turo del Giardino Zoologico conosciuto per essere stato il luogo di vita del famoso orso polare Knut. Un cucciolo d’orso abbandonato dalla madre che è miracolosamente sopravvissuto al suo distacco ed è stato cresciuto dalle guardie dello zoo.

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Qui ci fermiamo e ci infiliamo al KaDeWe , il “grande magazzino dell’ovest” (Kaufhaus des Westens) paragonabile ad Harrods di Londra o a Bloomingdale’s di New York.

La sua particolarità, oltre ad avere sofisticati negozi, è avere il penultimo piano dedicato completamente al genere alimentare mondiale. Qui si trovano diversi punti di ristoro per apprezzare la diversissima cucina internazionale! Si può fare l’aperitivo nel deli bar italiano con i suoi apprezzati vini o proseguire in quello francese assaggiando i suoi saporiti formaggi. Cenare speziato in quello thailandese o comprare della cioccolata in quello svizzero! L’ultimo piano inoltre è dedicato tutto al self-service e dalle vetrate si ha una vista mozzafiato di Berlino.

Usciti dal KaDeWe riprendiamo il nostro pullman e proseguiamo per Potsdamer Platz e il Sony Center. Quest’ultimo è costituito da palazzi di vetro e acciaio modernissimi. Tutti sono uniti da un tetto a forma di ombrello che rende il complesso di edifici davvero affascinante!
Successivamente si arriva al Checkpoint Charlie, un importante posto di blocco che divideva l’occupazione sovietica da quella statunitense ai tempi del muro. Qui scendiamo e ci osserviamo intorno. Il posto di blocco sembra quasi reale grazie alla ricostruzione e ad un paio di ”finti” militari americani pronti a farsi scattare fotografie in cambio di qualche euro. Mi ha dato l’impressione di essere in Italia, davanti al Colosseo insieme ai finti centurioni.

Proseguiamo sul pullman e scendiamo ad Alexanderplatz, una delle piazze centrali della città orientale considerata un punto di incontro per i giovani berlinesi e un punto di snodo dal punto di vista dei trasporti.

Da qui si ha una vista totale sulla moderna Torre della Televisione, uno tra i monumenti principali di Berlino, e l’inizio di un itinerario da fare a piedi che porta alla Porta di Brandeburgo.

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E’ tardo pomeriggio, l’ora del tramonto è vicina quindi ci incamminiamo attraversando il quartiere Mitte e la sua suggestiva Museum Island (un isolotto di musei sul fiume Sprea) dove si trovano il famoso Pergamon, l’Alte Nationalgalerie e l’acquario SeaLife. Inoltre osserviamo chiese, cattedrali, la zona universitaria, l’imponente Duomo della città e la bellissima Bebelplatz che ci porta sull’Unter Den Linden, il più bel viale alberato di Berlino, il nome infatti significa Il viale sotto i tigli. Qui proseguiamo dritti verso la Porta di Brandeburgo per goderci lo spettacolo al tramonto: suggestivo, romantico e tanto fotografabile (o Instagrammabile?!).

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Sabato si riparte con l’itinerario viola che si dedica ampliamente alla parte est di Berlino e al Muro, toccando principalmente il suo Memoriale a nord della città.

Se il percorso giallo è molto turistico e dura complessivamente 2 ore, il percorso viola è più da approfondimento storico e dura un’ora e mezza. Dedichiamo così principalmente la mattina al giro completo del percorso scendendo solo al Memoriale.

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E’ ora di pranzo e su suggerimento di una carinissima barista appassionata di Berlino conosciuta all’aeroporto di Bologna, torniamo al Sony Center a Potzdamer Platz. Andiamo a mangiare da Josty dove degusto il classicissimo Currywurst: patatine, wurstel, ketchup e curry!
Il sabato pomeriggio lo dedichiamo allo svago per tutti noi. Iniziamo da Stella e ci rechiamo a Legoland Discovery Center! Si trova al piano -1 del Sony Center e dire che i bimbi si divertono poco sarebbe proprio una bugia! Il parco giochi non è grandissimo ma ha diverse sezioni in cui ai bambini vengono proposti diversi svaghi. C’è la zona della costruzione (macchinine e torri per i maschietti, torte e cupcakes per le femminucce) e quella del “libero sfogo corporeo” (labirinto, parete da arrampicata, gonfiabili). Inoltre  si trova la zona per i piccini con il paese dei Duplo e un mini cinema con un filmato/cartone in 4D di circa 15 minuti.

Al piano superiore una Berlino tutta ricostruita con i Lego con addirittura una ricostruzione del crollo del muro!

Bellissimo quest’ultimo anche se il tutto era, giustamente, un “guardare e non toccare”, quindi molto più bello da vedere per i genitori che per i bambini!

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Se avete intenzione di portarci i vostri bambini vi suggerisco di comprare i biglietti online, abbiamo notato solo successivamente che costano decisamente meno. Altrimenti a prezzo pieno è davvero un po’ troppo caro considerando le attrattive che il parco giochi offre. Se devo essere oggettiva a mio avviso non vale il prezzo dei biglietti. Ma allo stesso tempo siamo stati contenti di esserci stati per aver fatto divertire la nostra piccola. Era vacanza anche per lei!
Una volta usciti da Legoland, siamo tornati al KaDeWe per un po’ di shopping e per cenare al famoso ultimo piano. Godendoci il panorama e salutare così Berlino!

La città è splendida, mi ha stupito molto, sicuramente ci torneremo per approfondirla! E’ una città moderna, la guerra l’ha gravemente abbattuta lasciando quel poco di storico. Ma i berlinesi sono stati capaci di ricostruirla dandole, forse, più importanza di prima.

Berlino me la immaginavo grigia e cupa ed invece mi è piaciuto scoprirla giovanile, movimentata e con tantissimi spazi verdi a disposizione di grandi e piccini.

Inoltre non abbiamo avuto difficoltà nel mangiare, si sa che noi italiani ci teniamo tanto! Berlino è una città molto internazionale quindi ce n’è per tutti i gusti! La paura di trovare solo wurstel e crauti, scordatevela!

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Il tempo è passato davvero in fretta e due giorni sono decisamente pochi se si vogliono fare le cose con calma. Quindi dedicando il giusto tempo a musei, cattedrali, parchi e alle varie attrazioni della città. Io e mio marito però siamo anche da “weekend lunghi” più che da “settimane”. Questo ci porta così a poter toccare più città europee durante l’anno. Siamo dunque contenti di riuscire a vedere spesso e volentieri la maggior parte delle cose anche se alla velocità della luce! Inoltre abbiamo rodato la nostra Stella e l’abbiamo promossa, magari non a pieni voti ma pur sempre promossa no?!
E voi che tipi da viaggio siete? Da “pochi ma buoni” o da “tanti ma speedy”?

A presto e al prossimo viaggio!

Francesca Cirianni

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