Edoardo Maria Maggiolo, un giovane creativo
Edoardo Maria Maggiolo, giovane creativo
Edoardo Maria Maggiolo sin da piccolo dimostra un’inclinazione naturale in tutto ciò che si manifesta con la creatività.
Appassionato da sempre alla creazione di abiti, che realizza sapientemente in modo naturale con materiali alternativi, progetta anche accessori moda e complementi d’arredo .
In particolar modo l’amore per la realizzazione di abiti da donna lo appassiona a tal punto che, terminato il liceo artistico, decide di trasformare questa sua grande passione in un’attività lavorativa.
Amante della decontestualizzazione dei materiali, realizza collezioni e allestimenti a tema.
Attraverso la filosofia del riciclo creativo trasforma tutto ciò che gli passa tra le mani in manufatti eco-chic.
Edoardo Maria Maggiolo, è un giovane creativo: pensi che ci sia spazio per i giovani? E quali sono le difficoltà?
Penso che in questo momento ci sia poco spazio per tutti!
Diciamo che come creativo dovrei essere avvantaggiato (trovare un’idea per superare le difficoltà: uno scherzo da ragazzi!), ma non è proprio così.
Sicuramente il mio non è un “lavoro indispensabile”, e la giovane età non aiuta (quando poi leggono la mia biografia mi dicono:” Ma quante cose hai già fatto!”; e già!)
La passione che coltivo sin da piccolo mi ha già portato a fare diverse esperienze e questo mi aiuta ad aggiungere professionalità al mio lavoro.
Nell’ultimo Abilmente di Vicenza il tuo spazio era dedicato a Maria Antonietta 3.0, invece in quello di Roma alla favola dello Schiaccianoci : da dove nasce la tua creatività?
La creatività è qualcosa che hai dentro. Con gli anni puoi coltivarla, affinarla, perfezionarla, ma direi non farla nascere.
La definirei un’intuizione visiva: vedo una gruccia in alluminio, di quelle usate nelle lavanderie, e penso che potrebbe diventare una meravigliosa farfalla.
Devo inoltre aggiungere che sono cresciuto a pane e favole.
Com’è nata la tua passione di creare oggetti con materiali riciclati?
Sin da piccolo mi divertivo a cambiare l’uso degli oggetti, e sempre sin da piccolo mi è stato insegnato a non sprecare. Credo sia nato tutto da qui.
Amo inoltre , praticamente da sempre, decontestualizzare i materiali.
Chi è la tua musa?
Non ho una vera e propria musa, traggo ispirazione da tutto ciò che mi circonda.
Quando sono carente di creatività la ricarica la trovo in una visita ad un museo o in una bella passeggiata, un viaggio poi è il massimo.
Quanto pensi che sia importante l’uso dei social per far conoscere le tue creazioni?
Li uso, o meglio mi sto cimentando anche con loro e sto ottenendo i primi risultati.
Ho fatto anche un corso di web marketing per capire bene come funzionano.
Credo nella loro importanza.
Talvolta sono incredulo nel vedere la velocità con cui passano le informazioni e con la stessa velocità vengono cancellate con altre migliaia.
Non sono un tecnologico (spesso mi dimentico di accendere anche il cellulare) e mi piace pensare.
Forse i social mancano di poesia?!
Edoardo Maria Maggiolo cosa ti piacerebbe fare da grande?
Certo devo tarare un attimo il tutto, in modo da renderlo anche sufficientemente redditizio, tanto da permettermi di mantenermi.
Poi troppo “grande” non voglio diventare. Mi spiego meglio citando Rubens: “Ogni bambino ha in sé lo spirito della creazione. La spazzatura della vita soffoca spesso tale spirito attraverso le piaghe e la miseria dell’anima”.
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