Gushmag, Veronica Balbi
Veronica Balbi la fondatrice di Gushmag
Dopo un anno dalla messa online di Gushmag, aggregatore di Rubriche, che punta a diventare il primo Social Network nel campo dell’editoria digitale.
Siamo a svelarvi chi si cela dietro questo progetto, questa idea, questa piattaforma che coinvolge giovani Blogger da tutta italia e ragazzi che vogliono sperimentare il lavoro del web writer, raggiungendo un pubblico che sconfina il bel paese e occupa tutta l’Europa.
Gushmag è un Social Magazine Network , nata dall’idea di Veronica Balbi.
Una donna, una mamma, scrittrice, creativa, insomma un vulcano di idee: ma chi è veramente Veronica?
“Una che tutte le sere puntualmente imposta la sveglia alle 7:30 ma si sveglia alle 9!Questa cosa non me la schioderò mai di dosso! Però diciamo che finalmente nella vita mi sto muovendo prima del suono della sveglia, il che è un bellissimo circolo virtuoso che da qualche anno mi da gioia. Sono un’amante del cervello, amo a dismisura pregi e difetti di questo organo. Poi c’è la musica e la danza che fanno parte di me da sempre. Ho studiato al Liceo della Comunicazione, poi Filosofia a Venezia. Dal Diploma ho iniziato a lavorare nel campo della Comunicazione, soprattutto digitale, ho raccolto in 6 anni informazioni, contatti, esperienze, mi sono fatta il cosiddetto ‘bagaglio’ (e anche Sedere!) e con Gushmag ho messo insieme tutti questi piccoli tasselli. Amo guardare la moda, ma non ne sono fanatica; mi piace cercare, osservare, far scorrere sotto i miei occhi molte cose, parole, bancarelle, colori, siti di grafica e Pinterest, tanto Pinterest! Forse dopo tutto questo, nella mia tomba mi renderebbe felice leggere: è stata una brava madre. Ma questo è un po’ da Beautiful!”
Gushmag, l’aggregatore di blog: com’è nato e quali saranno le nuove avventure di uno dei magazine online più letti?
“Volevo aprire un blog più istituzionale oltre al mio personalissimo diario ‘She Said‘ ( aperto nel lontano 2011!), ma poi era troppo banale come cosa e finivo in un calderone già grande. Avevo voglia di far parlare i giovani, di creare qualcosa di nuovo, libero, un magazine svincolato da paletti editoriali, avevo voglia di fare la somma di quello che avevo appreso in anni passati dietro la scrivania come jolly della comunicazione digitale, avevo voglia di provare a mettermi in gioco, a realizzare quell’idea che sembra inutile ma che non c’è e che magari può diventar carina. Da un post su facebook abbiamo raccolto diverse proposte, partiti in 35 adesso siamo quasi 90 gushmagger. Ho unito contatti di lavoro, amici e amiche, blogger agli inizi, e via via ci siamo espansi come i funghi! Prima tutta l’Italia, poi l’Europa e adesso ci sono ragazzi che hanno una propria rubrica in Gushmag dall’Australia. Direi che come inizio è stato fantastico!
Gushmag Plus, cioè rubriche sponsorizzate da aziende e brand. è stato un salto inevitabile.
I lettori e i gushmagger in un anno si sono moltiplicati, l’idea del Social Network editoriale ha drizzato le orecchie a gente di un certo livello e allora mi sono fatta coraggio e ho deciso di investirci un po’ di più, anche in termini di denaro e trovare un modo per farlo diventare un lavoro che portasse dei benefici a tutti quelli che ruotavano intorno a Gushmag.
E così è nata la redazione, le rubriche storytelling studiate per le aziende, il marchio Gushmag che dal 2015 aprirà le porte ad importanti collaborazioni, le media partnership a diversi eventi e a Gennaio anche la nostra piattaforma di proprietà, che oltre a numerose funzionalità, darà la possibilità ai nostri lettori di interagire attivamente, creata in società con uno studio di Treviso (More Than 30 Seconds) che ha creduto in noi. “
Moleskine. Appunti e note di una ventiduenne lunatica e con la frangia: questo era quello che scrivevi qualche anno fa. Ora come potrebbe essere il titolo di una tua Moleskine?
“Appunti e note di una che ha finalmente capito come sarà da grande. Avevo appena conosciuto quello che poi è diventato il padre di mio figlio nonché mio marito.. certamente avrei molte cose da scrivere per il seguito di quel mio libro!”
Il festival delle idee: dove l’arte accompagna la buona cucina. Un bel binomio e una bellissima idea, quando nasce questo progetto?
” Nasce quando i miei genitori hanno deciso di aprire un ristorante nel mio paesino d’origine Monastier di Treviso.
Il contesto richiamava Eventi; io avevo voglia di far conoscere diversi ragazzi artisti che conoscevo e che secondo me avevano la stoffa per realizzare una loro mostra.
E allora ecco che è nato Il Festival delle Idee, che ha raccolto diversi eventi e che tuttora sta proseguendo per la sua strada di aprire le porte ad artisti giovani che vogliono mostrare le proprie creazioni.”
Tra un po’ è Natale, cosa ti piacerebbe trovare sotto all’albero?
Posso farti la lista ufficiale da mandare a Babbo Natale?!
Va beh, la faccio:
– rivedere sorridere spontaneamente mio padre e vedere qualche ruga orgogliosa nel viso di mia madre,
– una lettera romantica del mio Davide,
– un Leonardo con le prime paroline,
– un antidoto contro le unghie che si mangiano da sole
– una nuova canzone degli Oasis, sì, di nuovo insieme: perché in fondo il momento più emozionante della storia della mia musica è quando ho visto personalmente volare in mezzo alla folla quel dannato tamburello!