Venezia: una passeggiata nei posti dei veneziani
Venezia: una passeggiata nei posti dei veneziani
Se vuoi fare del tuo soggiorno una pausa rilassante, abbandona le mete classiche e vivi Venezia da “foresto”, ma nei posti dei veneziani doc.
Ci sono luoghi straordinari e nascosti: “uno in Calle dell’Amor degli Amici, un secondo vicino al Ponte delle Meravegie, il terzo in Calle dei Marrani, nei pressi di San Geremia in Ghetto Vecchio”, luoghi citati anche nella Favola di Venezia, la 25esima avventura scritta da Hugo Pratt.
Sono luoghi perfetti per i momenti in cui non si hanno le idee chiare e si desidera parlare con se stessi…come diceva Hemingway stregato dalla laguna:
“E porco cane, in silenzio. Cosa sempre più difficile oggi”.
Nello spazio monumentale del Conservatorio Benedetto Marcello, in campo Santo Stefano, si può godere di un altro momento meditativo, ascoltando i suoni degli strumenti musicali, provenienti dalle sale prove…è una sensazione da film.
A 5 minuti dalla Stazione si arriva al Sestiere Cannareggio che, come quello di Castello, è tra i più popolari e popolosi.
A pochi passi dal ponte delle Guglie, si abbandona la ressa per tovare la tranquillità.
Qui le signore veneziane si danno appuntamento dicendo “Davanti a Glamour”…un negozio di abbigliamento diventato punto di riferimento anche per i turisti.
A Venezia chiedere del Ponte San Giovanni Grisostomo, dice poco, ma se chiedi del Ponte dei Giocattoli (per via del Mestiere che vi si praticava), dice tutto, perciò è meglio adeguarsi.
Passeggiando lungo Cannareggio, passando dal ghetto ebraico, ci si lascia andare lunglo la fondamenta degli Ormesini e della Misericordia. Qui, tanti piccoli locali dove prendere l’aperitivo e fermarsi a fare quattro “ciacole”. E qui si può incontrare anche il Barbone più fotografato al mondo: un obolo per Ciccio Marea.
Poi traghetto a Santa Sofia e in gondola si arriva a Rialto. Ecco uno dei mercati più immortalati del pianeta, dove i gabbiani fanno spettacolo svolazzando tra i banchi del pesce. In alternativa alla gondola, c’è il vaporetto della Cà d’Oro a Rialto Mercato.
Saltando il percorso tra Rialto e San Marco, ci si avvia per la Biennale e si arriva in via Garibaldi: la porta del Sestiere di Castello. Che spettacolo: intorno panni stesi ovunque, mamme che rincorrono schiere di bambini urlanti che rispondono ai nomi di Maicol, Chevin…
Bar, ristoranti dall’aspetto dubbio, con finta formica stile Germania Est e, in fondo, il mercatino sulle barche. Anche in Piazza San Marco, c’è da scoprire qualcosa di diverso.
All’entrata della Basilica, tra i custodi, c’è Lauro, che è stato uno degli ultimi maestri dell’arte orafa, finchè un giorno, ha visto la Madonna, e da allora, la sua vita è cambiata.
Da lui ti puoi rivolgere per una visita al convento di San Francesco nel Deserto. Naturalmente sveglia all’alba, perchè i frati francescani cominciano presto la giornata.
Da loro, con un obolo e tanta gentilezza, si può anche pernottare in una delle piccole celle e vivere un’esperienza mistica, per poi tornare a Venezia…passeggiare la notte e sentire solo i rumori dei propri passi: un’emozione “classica” e modernissima.