I virus questi sconosciuti: alcune informazioni utili sul loro conto
I virus questi sconosciuti: alcune informazioni utili sul loro conto
Oggi non si fa altro che parlare di virus e il motivo è piuttosto ovvio. Per quanto sdoganato, si tratta pur sempre di un argomento piuttosto complesso che andrebbe affrontato da chi di dovere. Nel tentativo di capire meglio cosa sono, che origini hanno e come avviene il contagio, occorre innanzitutto analizzare l’etimologia del nome.
Il termine “virus”, il cui significato letterale dal latino è “veleno”, fa riferimento a tutti quei microorganismi di dimensioni inferiori ai batteri capaci di procurare un danno agli esseri viventi in cui si trovano.
Cosa sono e quando sono stati scoperti i virus
Per capire con precisione che cosa sono i virus conviene consultare pagine di approfondimento dedicate all’argomento. A tale proposito, vale la pena menzionare il dibattito all’interno della comunità scientifica relativo alla classificazione di questi microorganismi. Si tratta nello specifico di entità semplici, costituite da un involucro proteico con all’interno del materiale genetico che può replicarsi solo dopo aver infettato delle cellule ospiti. Secondo alcuni esperti, sarebbe proprio questa caratteristica ad escludere che i virus possano essere degli organismi viventi. Tuttavia, secondo altri pareri, l’evoluzione del genoma dei virus smentirebbe questa tesi. Una recente analisi sui genomi poi ha identificato alcuni tratti comuni tra le cellule e i virus a indicare che, dal punto di vista genetico, questi ultimi possono essere considerati come dei “creatori di novità”.
Ma a quando risale la loro prima scoperta? Siamo alla fine dell’Ottocento quando vennero condotti i primi studi sui virus per combattere una malattia tristemente nota per aver mietuto moltissime vittime, ovvero il vaiolo. Tuttavia, la scoperta del primo virus avvenne soltanto più avanti, analizzando la malattia del mosaico del tabacco, che colpiva appunto queste piantagioni.
Come avviene la trasmissione delle malattie virali
La trasmissione delle malattie infettive è chiamata “catena del contagio” e può ovviamente contare su una serie di passaggi che permettono ad un virus (o qualsiasi altro microorganismo patogeno) di passare da un ospite a un altro. Il primo anello di questa catena è il cosiddetto serbatoio d’infezione, ovvero l’habitat che permette lo sviluppo del virus; che può essere un ambiente o un organismo vivente. Il secondo anello è la sorgente d’infezione, ovvero il passaggio dal serbatoio verso il primo soggetto ricettivo.
Il terzo è la via di eliminazione, quindi il sistema che l’organismo infetto utilizza per espellere i microorganismi patogeni: si parla ad esempio delle feci o delle gocce di saliva, come nel caso degli starnuti, oppure delle secrezioni della pelle. I virus sfruttano diversi canali d’ingresso, come i liquidi corporei, la stessa cute, le vie respiratorie e le mucose. È attraverso questi sistemi che il contagio si può propagare da organismo a organismo.
In conclusione, sono organismi molto complessi e secondo gli esperti conosciamo ancora molto poco sul loro conto.