Il tenace Sempervivum
Tempo di vacanze. C’è chi è già partito e chi partirà a breve. Sole, relax però, c’è un però. Se non vogliamo rinunciare a un tocco green in terrazzo, ma non abbiamo nessuno che se ne occupi in nostra assenza, si può optare per il buon vecchio Sempervivum.
Conosciuto anche come “rosa del deserto”, per la forma a rosetta dalle foglie carnose, è annoverato tra le piante più rustiche e resistenti che si conoscano.
Pianticella sovente snobbata e relegata al “giardino della nonna”, è invece dotata di virtù da non sottovalutare, prima fra tutte, la spiccata resistenza alle condizioni avverse. Caratteristica quest’ultima, che le permette di sopravvivere in nostra assenza, sugli assolati balconi cittadini e di accoglierci al rientro con un aspetto ancora sano e vitale. Le sue naturali caratteristiche, la rendono inoltre adatta anche al pollice nero più incallito. Solitamente il Sempervivum viene usato nel giardino roccioso o alla base dei muretti.
Ve lo propongo in una VERSIONE più MODERNA: •scegliete alcuni vasetti tondi smaltati del colore che piu vi piace •terriccio universale q.b. •collocate un singolo esemplare per vaso in modo che resti al centro e non troppo affossato. Vive bene al sole e resiste al freddo, per cui non occorre ritirarlo in inverno. Bagnare quando la terra è ben asciutta.
Messo a dimora in giardino, non occorre neppure bagnare, poiché si accontenta dell’acqua piovana. Potrete sistemare i vostri vasetti colorati sul davanzale o sul tavolino da esterni e in occasione di cene all’aperto, potrete anche utilizzarli come originale centro tavola. Basterà allineare i vasi di Sempervivum, magari alternandoli a piccole candele.