Fai da te

Un prato di viole in cassetta

Un prato di viole in cassetta

viole

Un PRATO in vaso?
Quasi.
L’idea è quella di ottenere l’EFFETTO di un prato fiorito utilizzando l’evonimo come struttura sempreverde, da cui spunteranno delle viole del pensiero che rimarranno a lungo in fiore.

Di gran moda nell’Inghilterra dell’Ottocento, le viole del pensiero sono fiori (biennali coltivati come annuali), con l’animo da protagonista visto che a passare inosservate proprio non ci stanno.
Gli innumerevoli ibridi e varietà in commercio, infatti, si fanno quasi mangiare con gli occhi per quanto sono golosi i colori disponibili.

 

Occorrente

In una cassetta lunga 50 cm, sistemiamo 4-5 viole del pensiero, alternate a zig-zag ad altrettanti evonimi con fogliolina verde oppure variegata come quello in foto (Euonymus Japonica).
Usiamo un terriccio leggero e fertile.

Procedimento

Innaffiare poco e spesso nella bella stagione al fine di mantenere il terreno fresco, ma non troppo umido per non favorire il marciume del colletto causato da un fungo che non perdona.
In inverno bagnare una volta a settimana.
Fertilizzare ogni 15 giorni quando iniziano a fiorire.
Crescono bene in pieno sole o a mezz’ombra.

QUALI VIOLE SCEGLIERE

Optate per quelle con corolla piccola o media (viola wittrockiana) se le volete in fiore anche in autunno-inverno, poiché sono più resistenti alle intemperie.
Le viole a fiore grande, le classiche panse`, si rovinano facilmente sotto la pioggia e producono meno fiori, ma trasmettono sempre una innata allegria.
Per chi volesse provare a far nascere le proprie piantine, luglio è il mese per seminare.

L’evonimo giapponese viene solitamente venduto come minuscolo cespuglio che può crescere (molto lentamente) da 1,5 m a 3 m in piena terra.
Non richiede potature, ma se si vuole mantenere in ordine la composizione anche col passare del tempo, cimare i getti principali un anno dopo l’impianto e in seguito in autunno.

 

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