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Irlanda, dove regna l’allegria!

“Anche quando non hanno nulla, gli irlandesi sprizzano felicità.”
Fiona Shaw

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Nella grande isola verdelli 17 Marzo è festa, si festeggia San Patrizio.

La festa di San Patrizio è stata inserita nel calendario liturgico della Chiesa cattolica già all’inizio del XVII secolo su pressione dello storico, nonché frate francescano, Luca Wadding, nato a Waterford (Irlanda sud-orientale). Il santo missionario veniva però già celebrato in alcune chiese irlandesi da parecchio tempo prima. In Italia era sempre celebrato a Bobbio, per il legame tra l’abbazia, il santo abate irlandese San Colombano e la terra d’Irlanda.

La festa di san Patrizio cade spesso durante il periodo della quaresima. In passato è anche capitato qualche volta che cadesse proprio durante la Settimana Santa. È successo per esempio nel 1940 e le celebrazioni furono spostate al 3 aprile, proprio per evitare che coincidesse con la Domenica delle Palme. Nel 2008, furono anticipate al 15 marzo per lo stesso motivo. Il giorno di festa non cadrà più durante la Settimana santa fino al 2160, quando coinciderà con il lunedì precedente la Pasqua. Nel Nord America, che conta un gran numero di comunità di origine italiana, le celebrazioni per San Patrizio vengono spesso unite con quelle per San Giuseppe, festività che cade due giorni dopo: il 19 marzo.

 

Il viaggio di una “vita”

Manolo non immaginava che prima o poi avrei realizzato uno dei suoi desideri, forse il più grande… Eppure, a marzo del 2007 siamo partiti da Venezia con un volo che ci avrebbe portati a Dublino, capitale d’Irlanda, terra verde e dalla musica contagiosa.

Dopo poche ore di volo, nel cuore della notte, siamo arrivati in una città sempre sveglia, sempre movimentata.

Con un inglese maccheronico e un’auto presa a noleggio (con guida a destra, ‘na figata pazzesca!), abbiamo girato in lungo e in largo Dublino convinti che saremmo riusciti a trovare il b&b che avevo prenotato… credo saremmo ancora là a quest’ora se non fosse stato per una pattuglia della Polizia che in modo amabile ci ha accompagnati fino a destinazione! Un classico per noi eh, sia chiaro: ci perdiamo regolarmente, ma non vogliamo utilizzare il navigatore… chissà poi perchè!?

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Gli irlandesi lo spirito della disponibilità e l’allegria ce l’hanno proprio nel dna. Il proprietario del b&b ci ha aperto la porta a notte fonda, la porta di casa sua, e con il sorriso sulle labbra ci ha accompagnati nella camera che per qualche giorno sarebbe stata nostra.

Nel 2007 non c’era ancora Instagram, non c’era ancora la possibilità di scattare a raffica e condividere le foto o mantenerne il ricordo… purtroppo non ne ho molte, ma il miglior archivio rimane pur sempre il cuore.

Ricordo che il vento e a tratti la pioggia (addirittura la neve, ve lo dico!) ci hanno accompagnati per tutti e quattro i giorni trascorsi lì. Non è stato piacevole, certo, ma eravamo pronti… l’importante era essere là, godersi lo spettacolo, bere ottima birra.

Sabato 17 marzo 2007, Dublino scendeva in piazza con una spettacolare parata, e noi c’eravamo! Ma lo sapete già vero?… non eravamo gli unici a voler assomigliare a dei leprecani!

 

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Le vie della città si erano tinte di un verde smeraldo indimenticabile, nell’aria gente festosa, canti, balli, sorrisi e voglia di fare festa. Grande festa.

Manolo è un grande cultore della birra, uno che la passione ce l’ha proprio nel sangue, uno che beh, “le sa tutte” su questo argomento. Per lui questo viaggio, per ora, è stato il “viaggio della vita”, quello che per infiniti motivi rimane il primo in classifica. Abbiamo trascorso quattro giorni indimenticabili, ci siamo divertiti, abbiamo ascoltato dal vivo musica che ti fa battere forte il cuore.

Abbiamo visto sorrisi sinceri, abbiamo ricevuto aiuti senza chiederli (dovete sapere che gli irlandesi se vedono qualcuno in difficoltà, non perdono tempo e si propongono subito per un aiuto!), abbiamo assaporato costantemente aria frizzante… L’Irlanda è stato uno dei nostri viaggi, brevi ma intensi. Il nostro più grande desiderio è vederla tutta, viaggiarla da nord a sud con Ginevra.

E sono certa che prima o poi, questo lungo viaggio, lo faremo.

Fiorella Mannoia l’ha cantata descrivendola come meglio non si poteva fare…

Ve la ricordate Womoms?

 

Il cielo d’Irlanda

Fiorella Mannoia

M. Bubola

(anno)

Il cielo d’Irlanda è un oceano di nuvole e luce
Il cielo d’Irlanda è un tappeto che corre veloce
Il cielo d’Irlanda ha i tuoi occhi se guardi lassù
Ti annega di verde e ti copre di blu
Ti copre di verde e ti annega di blu
Il cielo d’Irlanda si sfama di muschio e di lana
Il cielo d’Irlanda si spulcia i capelli alla luna
Il cielo d’Irlanda è un gregge che pascola in cielo
Si ubriaca di stelle di notte e il mattino è leggero
Si ubriaca di stelle e il mattino è leggero
Dal Donegal alle isole Aran
E da Dublino fino al Connemara
Dovunque tu stia viaggiando con zingari o re
Il cielo d’Irlanda si muove con te
Il cielo d’Irlanda è dentro di te
Il cielo d’Irlanda è un enorme cappello di pioggia
Il cielo d’Irlanda è un bambino che dorme sulla spiaggia
Il cielo d’Irlanda a volte fa il mondo in bianco e nero
Ma dopo un momento i colori li fa brillare più del vero
Ma dopo un momento li fa brillare più del vero
Il cielo d’Irlanda è una donna che cambia spesso d’umore
Il cielo d’Irlanda è una gonna che gira nel sole
Il cielo d’Irlanda è Dio che suona la fisarmonica
Si apre e si chiude con il ritmo della musica
Si apre e si chiude con il ritmo della musica
Dal Donegal alle isole Aran
E da Dublino fino al Connemara
Dovunque tu stia ballando con zingari o re
Il cielo d’Irlanda si muove con te
Il cielo d’Irlanda è dentro di te
Dovunque tu stia bevendo con zingari o re
Il cielo d’Irlanda è dentro di te
Il cielo d’Irlanda è dentro di te.

L’Irlanda è proprio tutto questo.

Dolce popolo di WoMoms, vi saluto postando questo video… anche quello che vedrete in questo video è una parte “magica” di questa isola indimenticabile!

 

 

A presto!

@erica_womoms

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