Sotto al mio albero di Natale
Anche quest’anno, a qualche giorno dal Natale, è tempo di bilanci. Quelli che ho appena trascorso, sono stati tre mesi caratterizzati da preparativi, shopping, acquisti natalizi, caccia all’ultimo affare, regali inaspettati, frasi emozionanti, sorrisi sotto l’albero di Natale, canzoncine stonate davanti al presepe e ore trascorse a lavorare.
Ma iniziamo dal principio: il mio albero di Natale.
Da tempo sognavo un albero speciale, che somigliasse il più possibile a quello dei film. Insomma, sognavo l’albero dei miei sogni. Qualcosa davanti al quale incantarmi, come da bambina davanti al presepe di mamma. La ricerca non è stata per nulla semplice. Mi ripetevo “riuscirai a trovare un albero gigantesco con quel tipo di fogliame, Ilaria?! Un albero che somigli ad un albero vero ma che in realtà tirerai fuori ogni anno, per i prossimi dieci anni almeno?!”.
A fine Settembre avevo il mio albero. In anticipo come sempre, ma era lui. Tantissime luci per farlo brillare la sera e tanti nuovi addobbi che rappresentassero noi, la mia famiglia e l’amore per il Natale.
Bastoncini di zucchero Rossi e bianchi di Enzo de Gasperi, cuoricini intagliati acquistati in un meraviglioso negozio della mia città, le tour eiffel portate dall’ultimo viaggio a Parigi, fiocchi handmade di lana preparati uno ad uno dalla mia mamma ad uncinetto, lanterne, campanelline e palline in vetro e pizzo.
Avevo il mio albero dei sogni. Finalmente il mio Natale prendeva forma.
E sotto l’albero, si sa, si esprimono tanti desideri, la fantasia ha la meglio sulla realtà e la magia del Natale si fa spazio per rendere ogni singolo istante magico, speciale, inteso. La magia si scandisce in tanti piccoli dettagli: parenti che ritornano a casa dopo lunghi viaggi, famiglie intere che si riuniscono, amici che abbracci nonostante le distanze, il sorriso sul volto dei bambini, la loro gioia per l’arrivo di Babbo Natale e lo scambio dei regali sotto l’albero.
Quest’anno sotto il mio albero ho trovato tante cose che desideravo, ma sopratutto ho trovato la mia famiglia pronta a festeggiarmi, entusiasta, perché dopo tanti giorni di distanza ero lì con loro. Finalmente insieme, finalmente Natale.