Taba Pintada: l’arte di lavorare e decorare il legno
Vi presentiamo Simona, alias Taba Pintada e le sue creazioni.
Sono Simona, mamma strafelice di Noemi, educatrice e insegnante di formazione. Ho iniziato a coltivare un sogno, e ho così deciso di investire tutta me stessa in un progetto: Taba pintada!
Taba pintada perché?
Primo, sono sarda e adoro la mia terra, da qui l’uso della sua lingua. Secondo, “dipingo” su “tavole di legno” esclusivamente di recupero, che ricavo dai bancali oppure da vecchie assi di cantiere.
Ridare vita a vecchie cose, destinare a un nuovo uso delle assi di legno apparentemente da buttare o mettere al fuoco riempie di significato ogni oggetto che realizzo e mi regala una soddisfazione maggiore.
Trasformo questo materiale semplice ma nobile in piccoli complementi per la casa, di cui alcuni hanno uno scopo puramente decorativo (cuori, quadretti, parole, frasi) altri, invece, sono utili e al tempo stesso arricchiscono di colore un ambiente della casa e sono. produco attaccapanni, targhe di benvenuto, tavole versatili da usare come porta-strofinacci o portachiavi, porta-bijoux, porta-carte e porta-tovaglioli, fioriere, portavasi, lampade da tavolo. Realizzo anche piccoli accessori come i portachiavi.
In quanto autodidatta il mio stile è najf, un po’ elementare e un po’ ingenuo.
Decoro gli oggetti che realizzo prendendo in prestito dalla natura fiori, uccellini, pesci, cavallucci marini in maniera stilizzata.
Il soggetto che ricorre maggiormente nei miei lavori e che adoro è la pavoncella, figura legata alla mia isola e alle sue forme di artigianato, simbolo di buon augurio e di fertilità. La pavoncella è senz’altro una figura che la Sardegna ha ereditato dal passaggio sul suo territorio di popoli di varia provenienza e che poi ha fatto sua acquisendo un’accezione locale. Confesso che mi piacerebbe studiare la sua storiae raccontarla, magari un giorno inizierò questa ricerca!
Amo il mare e i suoi colori che utilizzo sulle mie tavole, prediligo gli sfondi bianchi, ma non so rinunciare alla bellezza di tutti gli altri. Evidenzio i contorni dei disegni col mio fedele e ormai un po’ vecchio pirografo che ricevetti in dono per un Natale di qualche anno fa e che da allora è divenuto mio compagno e strumento di lavoro imprescindibile, perché è lui che “fa la differenza” e che arricchisce i miei disegni di carattere.
Le mie tavole dipinte regalano luce, freschezza e una nota di vacanza anche alla prima casa!
Ho sempre amato disegnare, dipingere, sperimentare nuove tecniche e materiali. Il legno e il pirografo sono due scoperte recenti, di circa due anni.
Ogni oggetto a cui mi dedico richiede un lungo lavoro, fatto di varie fasi, dalla scelta del pezzo di legno, alla verniciatura finale.
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