Vegan fashion Week
Al via il primo febbraio a Los Angeles la Vegan Fashion Week.
La Vegan Fashion Week americana, in scena dal 1 al 4 febbraio, prevede sfilate con collezioni realizzate con materiali completamente animal-free.
La manifestazione, che si svolgerà presso il Natural History Museum di Los Angeles, metterà l’accento su moda, beauty e cibo vegano.
Finalità della fashion week vegana è ispirare i grandi brand e gli appassionati di moda a fare scelte etiche e consapevoli.
Tessuti riciclati, pellicce ecologiche e sistemi produttivi rigorosamente eco-friendly.
Di recente sempre più maison del lusso hanno abolito l’uso di tutti i tipi di pellami dalle loro collezioni.
Nomi del calibro di Chanel, Gucci, Armani, Versace e Calvin Klein producono ormai in maniera completamente green.
Il 2019 porta con sè grandi novità in fatto di moda cruelty-free: durante questa Fashion Week infatti vedremo diversi brand internazionali presentare al mondo le proprie collezioni eco-friendly.
Ideata da Emanuelle Rienda, creative director, attivista per i diritti degli animali e fondatrice dell’agenzia creativa Lefrenchlab che ha l’obiettivo di mettere fine allo sfruttamento animale in ogni sua forma.
“Voglio lanciare spunti di conversazione e dibattito nell’industria della moda per educare e creare connessioni sui nostri valori più importanti: il rispetto per l’essere umano, i diritti degli animali e l’ambiente” ha dichiarato la stylist.
Non è solo la moda però ad essere protagonista di questa Fashion Week. I visitatori potranno infatti immergersi in un universo vegano a 360 gradi.
Una selezione di cibi, bevande e prodotti beauty accompagneranno infatti le sfilate per tutta la durata della manifestazione.
L’evento si concluderà con una raccolta fondi per sostenere e premiare i giovani stilisti attenti all’ambiente.
Mentre a Milano si è da poco conclusa la settimana della moda maschile, da oltre oceano arriva il debutto della Fashion Week vegana.
Noi siamo molto curiose di scoprire gli abiti che sfileranno, con la speranza di diventare tutti un po’ più eco-friendly.
Federica Donati