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Viaggio in India tra cultura e benessere: come ottenere il visto e partire sereni

Viaggio in India tra cultura e benessere: come ottenere il visto e partire sereni

 

L’India è sempre tra le mete turistiche preferite da chi desidera rigenerarsi e assorbire la cultura locale: ecco come ottenere il visto obbligatorio.

 

Quando si pensa a intraprendere un viaggio all’insegna del benessere, l’India è certamente una delle prime destinazioni che vengono in mente. Patria della meditazione, dello yoga e della disciplina ayurveda, questa terra è ricca di stimoli spirituali e permette di fare il pieno di energia e di arricchire il proprio bagaglio culturale: tutto ciò che serve per partire tranquilli è il visto obbligatorio, oltre al desiderio di approfondire una cultura ricca di fascino e ammirare le bellezze locali.

Viaggiare in India significa riuscire a rigenerare corpo e mente contemporaneamente, anche organizzando un percorso ad hoc che permetta di sostare presso località termali, centri olistici e ayurvedici oppure sofisticate spa dotate di ogni comfort.

Chi si reca in India, inoltre, non può non ammirare le bellezze della natura e visitare alcuni dei luoghi più conosciuti, mete turistiche apprezzate dai visitatori di tutto il mondo. Prima di organizzare il tour, tuttavia, è importante informarsi sulla documentazione necessaria per varcare i confini del Paese, soprattutto per quanto riguarda l’obbligo di dotarsi del visto India e le normative legate al contrasto della pandemia da Covid-19.

 

Come ottenere il visto obbligatorio

Tutti coloro che desiderano fare un viaggio in India devono dotarsi di un visto apposito, il cosiddetto eVisa obbligatorio per i cittadini italiani, minori compresi. Il documento consente di recarsi sul territorio per fare una vacanza o un viaggio d’affari, ottenendo rispettivamente l’eTourist o l’eBusiness.

L’eTourist ha una validità di 30 giorni, periodo che corrisponde anche alla durata massima del soggiorno, mentre l’eBusiness può essere utilizzato per un numero illimitato di viaggi da compiere entro un anno dal rilascio, tuttavia non è possibile soggiornare sul territorio per oltre 90 giorni consecutivi.

Il visto per l’India può essere richiesto facilmente rivolgendosi a un’agenzia di visti qualificata, che mette a disposizione degli utenti un semplice modulo da compilare in modalità digitale. A fronte di una piccola spesa, infatti, è possibile ricevere il documento elettronico direttamente via email in formato Pdf entro una settimana circa, evitando di recarsi all’ambasciata o al consolato.

Per andare incontro alle necessità di chi deve organizzare la partenza all’ultimo minuto, inoltre, è anche possibile optare per la richiesta urgente e ottenere il visto mediamente entro 24 ore. Il visto per India online ha una validità pari a 120 giorni dal rilascio, tuttavia può essere utilizzato per compiere un solo viaggio sul territorio.

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Requisiti per recarsi in India

Il documento digitale per viaggiare in India viene rilasciato solo se il passaporto del richiedente ha una validità residua di almeno sei mesi, da calcolare all’arrivo in India. Deve anche includere necessariamente due pagine vuote.

Focalizzando l’attenzione sui requisiti per il visto India, infatti, è sempre indispensabile specificare la finalità del viaggio, ad esempio indicando lo scopo turistico se si parte in vacanza o per visitare amici o familiari.

Selezionando come obiettivo del viaggio motivi di lavoro, invece, nulla vieta di visitare il territorio e svolgere attività turistiche, tuttavia non è concesso frequentare un istituto di istruzione in India, fare volontariato o svolgere un’attività professionale presso un’organizzazione locale.

Per quanto riguarda le restrizioni legate all’emergenza sanitaria e alle misure contro il Coronavirus, invece, dal 14 febbraio 2022 i viaggiatori non sono più tenuti a rispettare una quarantena all’arrivo, tuttavia devono esibire il risultato negativo di un test Covid-19 effettuato prima della partenza indipendentemente dallo status vaccinale, caricando l’esito del tampone sul cosiddetto “Air Suvidha Portal” insieme a una dichiarazione sullo stato di salute.

È anche importante sapere che i visti rilasciati prima della pandemia, precisamente anteriormente al 6 ottobre 2021, non sono considerati più validi ed è sempre indispensabile inoltrare una nuova richiesta.

 

Viaggio in India: cosa vedere

Quali sono i luoghi imperdibili per chi si reca in India? L’elenco dei siti da visitare è molto lungo e comprende prima di tutto il celebre “Taj Mahal”, il mausoleo simbolo dell’amore eterno fatto costruire dall’imperatore Shah Jahan in memoria della moglie Mumtaz Mahal.

Oltre a essere patrimonio dell’UNESCO, il Taj Mahal è annoverato tra le Sette Meraviglie del Mondo, il luogo ideale per ritrovare sé stessi e coltivare il proprio benessere grazie alla presenza simultanea di elementi storici, architettonici e spirituali.

Chi vuole scoprire la Venezia d’Oriente, invece, non può non recarsi a Udaipur: situata al centro di alcuni specchi d’acqua artificiali, la città è nota per i sontuosi palazzi e soprattutto per il City Palace, considerata la reggia più grande di tutta la regione indiana del Rajasthan.

Harmandir Sahib, infine, è il tempio d’oro indiano situato nella località di Amritsar. È un tempio Sikh considerato il più sacro di tutti, dove tuttavia è possibile entrare a prescindere dalla propria religione.

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