Burning Man, molto di più di un festival multiculturale
Burning Man: l’ecosistema globale di artisti, maker e organizzatori di comunità che co-creano arte, eventi e iniziative locali in tutto il mondo
Si svolge dal 1991 a Black Rock City, una città che vive solo un paio di settimane. Si trova sulla distesa salata del Deserto Black Rock nello Stato del Nevada, a 150 km a nord-nord-est di Reno.
Fondato nel 1986 da Larry Harvey che ha riunito un piccolo gruppo di persone durante il solstizio d’estate per bruciare una struttura in legno di 8 piedi di un uomo a Baker Beach. Infatti il festival si chiama così perché deriva dal rituale che consiste nell’incendiare un grande fantoccio di legno il sabato sera.
Per sei giorni alla fine di agosto, “Black Rock City” esiste come comunità autosufficiente. Il settimo giorno, i residenti della comunità temporanea rompono il campo, avendo cura di “non lasciare traccia”.
E’ organizzato da Black Rock City, LLC, sotto la guida di uno dei fondatori, Larry Harvey, e altri cinque membri del comitato: Marian Goodell, Harley Dubois, Michael Michael, Will Roger Peterson e Crimson Rose.
Il festival ha ispirato molti dei tecnologi fondatori del Web con la sua capacità di generare connessioni personali che trascendono le tradizionali divisioni di età, reddito, geografia e classe.
I “bruciatori” del passato, come sono noti i partecipanti, includono il fondatore di Amazon.com Jeff Bezos, i co-fondatori di Google Larry Page e Sergey Brin, Brian Behlendorf, lo sviluppatore principale del server Web Apache e Brewster Kahle, fondatore di Internet Archive.
Curiosità del Burning Man
Durante il festival ogni partecipante è democraticamente libero di organizzare esibizioni, mostre d’arte, performance, workshop e giochi e segnalarli, oppure no, all’organizzazione del festival.
Ogni partecipante inoltre deve portare tutta l’attrezzatura da campeggio, dai generatori di elettricità, al cibo e acqua per la propria sopravvivenza.
A Black Rock City i cellulari non funzionano!
Tutte le macchine fotografiche e le videocamere devono essere registrate all’arrivo in città e chi ha intenzione di effettuare delle riprese o fare fotografie per scopi commerciali deve accordarsi preventivamente con l’organizzazione del festival perché non tutti gli eventi possono essere ripresi.
A Black Rock City, ogni attività commerciale è vietata ed è sostituita dall’adozione di un’ampia economia del baratto e dalla pratica del “dono”.
Infatti in città si vende solo ghiaccio e caffè; il baratto e il dono sono le uniche forme ammesse di passaggio di proprietà di beni, cibo ed acqua.
A causa delle dure condizioni del deserto, a tutti i potenziali residenti è fornita una guida di sopravvivenza completa che sottolinea l’importanza dell’autosufficienza e della preparazione.
La responsabilità civica e lo sforzo comunitario sono di particolare importanza. I volontari e un numero limitato di dipendenti retribuiti contribuiscono alla creazione della comunità fisica, comprese le infrastrutture di telecomunicazioni, la gestione degli incendi, il controllo dei rifiuti e gli immensi sforzi di pulizia che ne conseguono.
La pulizia totale, un requisito del Bureau of Land Management, può richiedere fino a un mese.
Parliamo di numeri:
Nel 2005, Burning Man ha presentato oltre 275 progetti artistici, 485 campi a tema, un’extranet, una intranet e una rete Wi-Fi che ha fornito connettività all’intera area.
Invece nel 2007 47.366 persone hanno partecipato al Burning Man Project, nel 2013 i partecipanti sono saliti a 68.000, ad oggi limite massimo di partecipanti imposto dalle autorità, con un picco di 69.600 nell’ultima giornata.
Nel 2014 a causa del maltempo che ha fatto saltare la prima giornata del festival ed a causa dei maggiori controlli sul numero dei partecipanti, essendo stati superati l’anno precedente, i partecipanti hanno raggiunto il picco massimo di 66.000 persone.
I profitti dell’evento vengono investiti nella creazione del festival dell’anno successivo.