Bologna
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Bologna cosa vedere in un fine settimana

Bologna le cose essenziali da vedere

Bologna, cosa vedere in un fine settimana? Il tempo è tiranno e spesso abbiamo davvero pochi giorni a disposizione per una gita fuori porta. Quindi abbiamo necessità di concentrare i punti salienti in un solo fine settimana! Si può fare? Ma certo! L’importante è promettersi di tornare per dedicare più tempo alla città prescelta perchè, per ogni città che sia italiana o estera, il tempo non basta mai per vedere proprio tutto!

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Fontana del Nettuno (Photo Credit: Caterina Pascale Guidotti Magnani)

Ipotizziamo che si raggiunga Bologna dal venerdì sera, si avrà a disposizione tutto sabato e mezza giornata di domenica. Ecco quindi le cose essenziali da vedere:

Piazza Maggiore (in pieno centro città)

La sua pavimentazione sopraelevata è chiamata il crescentone, perché dall’alto ricorda la forma della tipica focaccia bolognese (ricordatevi di assaggiarla!). Attorno sono situati: la famosa fontana del Nettuno, Palazzo Comunale, Palazzo dei Banchi, la Basilica di San Petronio e il Palazzo del Podestà. Tutto a portata di visuale! Qui però essenziale è visitare la Basilica di San Petronio. Una volta terminata la visita dovete recarvi nella zona adiacente alla Basilica in cui sono presenti delle piccole vie davvero caratteristiche: Via Pescherie Vecchie, Via degli Orefici, Via Calzolerie, Via Clavature e Via Caprarie. 

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Basilica di San Petronio (Photo Credit: Caterina Pascale Guidotti Magnani)

 

 

 

 

 

Queste danno forma al “Quadrilatero“, uno dei cuori pulsanti del capoluogo emiliano. Queste vie sono i vicoli stretti e odorosi dell’antico mercato. Già nel Medioevo, infatti, qui si veniva a fare la spesa, come dimostrano le caratteristiche “buche”, ambienti microscopici ricavati dalle mura dell’antico Ospedale della Vita.

Queste stradine vi buttano su via Rizzoli, una delle assi principali dell’antica città romana. Questo pezzo dell’antica Via Emilia collega Piazza Maggiore alle Due Torri. La torre degli Asinelli e la Garisenda sono le più note delle 20 sopravvissute alle intemperie della storia. Bologna “la turrita” nel Medioevo poteva contare quasi 200 torri che animavano il tessuto urbano. Si tratta di strutture dalla duplice funzione, militare e gentilizia; erano, cioè, il simbolo tangibile della potenza e della forza di una famiglia. Una curiosità: quella degli Asinelli non è solo la più alta di Bologna, ma è anche la torre medievale pendente più alta del mondo!

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le Torri degli Asinelli da Via Rizzoli (Photo Credit: Caterina Pascale Guidotti Magnani)

Archiginnasio

Formato da un lungo portico con 30 arcate e due logge ai piani superiori decorate da centinaia di stemmi. Gli stemmi sono quelli degli studenti e delle congregazioni che hanno animato lo Studium (l’Università) bolognese e concorrono a fare delle volte del palazzo, il maggior complesso araldico murale esistente con circa 6000 pezzi! Questo edificio è stato luogo di insegnamento fino al 1838 per lasciare spazio alla biblioteca. Qui si può però entrare solo per motivi di studio e non per visite turistiche. Però, dopo una visita esterna, invece si può entrare al Teatro Anatomico che fu distrutto dai bombardamenti del 1954 ma, negli anni successivi, perfettamente ricostruito con i materiali originali.

Archiginnasio (Photo Credit: Caterina Pascale Guidotti Magnani)

 

 

Piazza delle 7 chiese (cioè uno slargo di via Santo Stefano)

Il fulcro è la Basilica di Santo Stefano che sorge su un insieme di edifici sacri, cioè La Chiesa del Crocifisso, la Basilica del Sepolcro, la Chiesa di San Vitale e Sant’Agricola, il Cortile di Pilato, la Chiesa del Martyrium, il Chiostro Medievale e il Museo di Santo Stefano. Nel corso degli anni i lavori di modifica e di restauro hanno cambiato l’aspetto antico del complesso fino a ridurre a quattro il numero delle sette chiese iniziali. La tradizione vuole che la basilica sia sorta con l’intento di “imitare” il Santo Sepolcro di Gerusalemme, inserendosi in un percorso ideale che riproducesse i luoghi della Passione di Cristo (la vicina chiesa di San Giovanni in Monte, per esempio, vuole ricordare il Monte del Calvario). Al di là della leggenda, le origini sacre del luogo di culto si individuano ancora prima dell’era Cristiana e le prime costruzioni sono del V secolo.

Finestra di Via Piella

Bologna è sempre stata una città d’acqua, una piccola Venezia che ora è in gran parte nascosta. Qui si trova lo scorcio più suggestivo di Bologna e cioè aprendo la finestrella che si trova in Via Piella. La visione è davvero caratteristica e ci si affaccia sul canale delle Moline, usato per secoli per alimentare i mulini ad acqua con cui si lavoravano i bachi da seta. In giro per il centro storico, si scorgono chiuse e torrenti seminascosti. Camminando nelle vicinanze si riesce persino a sentire il rumore dell’acqua che scorre sotto ai piedi!

Pinacoteca Nazionale

La Pinacoteca ospita una delle più importanti raccolte italiane. Le opere ripercorrono tutto l’iter artistico emiliano e italiano dal XIII all’inizio del XIX secolo. Sono presenti dipinti di Raffaello, Carracci, Reni, Perugino, Parmigianino, Tintoretto, Vasari, Guercino e molti altri.

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Francesca e Caterina

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