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Chiara Ferragni: il monologo a Sanremo 2023

Il monologo di Chiara Ferragni a Sanremo 2023

La lettera monologo di Chiara Ferragni, l’ ha scritta lei di suo pugno, dedicandola a se stessa bambina.monologo di Chiara Ferragni

“Ciao bimba, ho deciso di scriverti. Ogni volta che penso a te mi viene da piangere. Forse mi manchi, vorrei poterti fare uscire e farti vedere la mia vita. La gente mi conosce e mi chiedono selfie insieme. Non piaccio proprio a tutti. Ho sempre cercato di renderti fiera, lo faccio per te, per la bambina che sono stata. Una cosa mi fa stare male, che in qualunque fase della mia vita c’era un pensiero fisso nella mia testa: non sentirmi abbastanza. Quando ci penso vorrei solo abbracciarti forte. Quando ho pensato qualcosa di negativo, l’ho pensato anche se tu non lo meriti. Vorrei dirti che sei abbastanza e lo sei sempre stata. Tutte le volte che non ti sei sentita abbastanza bella, intelligente, lo eri. E se ti sentirai ancora cosi – questo è uno di quei momenti ed è normale che lo sia – le sfide più importanti sono sempre nella nostra testa. Cominciamo piccola Chiara, parliamo della tua vita. Crescendo vivrai tante esperienze, momenti di felicità pura e ansia. Goditi il vento, vivi con tutta te stessa, piangi, arrabbiati, divertiti. Nessuno fa la fila per le montagne russe piatte. Vivile al massimo quelle montagne russe, vivile tutte senza paura. La paura è una brutta sensazione che ti accompagnerà tante volte. La sfida più grande è sempre dentro te stessa. Abbiamo tutti la scritta fragile sulla nostra pelle. Ti dico una cosa bellissima: ho due bambini splendidi adesso, di Fede non ti dico nulla, non ti voglio toglierti la sorpresa di scoprirle il vero amore. Diventerai una mamma anche tu. Sarai sempre la stessa persona con le insicurezze di sempre.

Sarà semplice fare il genitore? Mai.

Solo i tuoi figli potranno dare giudizi sul tuo operato. Ti sentirai in colpa ad avere altri sogni oltre la famiglia, perché la nostra società ci ha insegnato che quando diventi madre sei solo una mamma

. Quante volte la società ti fa sentire in colpa perché le donne stanno lontano dai figli? E quando lo stesso trattamento è riservato agli uomini? Quasi mai.

Ma ti dico una cosa: se farai sempre del tuo meglio per i tuoi figli, togliti ogni dubbio. Sei una brava madre, non perfetta ma brava abbastanza. Celebra i tuoi successi, quelli grandi e quelli piccoli. Non sminuirti mai di fronte a nessuno. Noi donne ci facciamo piccole davanti a uomini insicuri, te lo dice una che ha accettato che un uomo mettesse in giro la narrazione che l’aveva invitata lui. Da donna dovrai affrontare tante battaglie e lavorare il doppio. Quanto al corpo: se lo nascondi sei una suora, se lo mostri sei una troia.

Sfida i pregiudizi. 

Essere una donna non è un limite, dillo a tutte le tue amiche e lottate insieme per cambiare le cose, io ci sto provando anche in questo momento. Ti vorrei abbracciare piccola Chiara, alla fine andrà tutto bene, sono fiera di te”.

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