Torino, cosa vedere in due giorni
Cosa vedere a Torino in un weekend
Due giorni non sono tanti è vero, ecco qualche spunto su cosa vedere a Torino da vedere in base al vostro tempo a disposizione.
Piazza Castello
Una delle piazze centrali di Torino. Qui si trovano monumenti importanti come: Palazzo Madama e Palazzo Reale. Dall’altro lato di Piazza Castello, in cui si trovano le torri di Palazzo Madama, è possibile vedere il memoriale della Prima Guerra Mondiale, in omaggio a Emanuele Filiberto, secondo Duca d’Aosta.
Palazzo Reale
L’ingresso principale del Palazzo Reale si trova in Piazza Castello. Costruito nel 1646, servì da residenza reale fino al 1865. Oggi è possibile visitare: gli appartamenti reali; la libreria reale e i suoi 200.000 libri, tra cui figurano capolavori come l’autoritratto o il Codice sul volo degli uccelli di Leonardo da Vinci; l’ armeria reale e la sua impressionante collezione di cavalli imbalsamati con i loro cavalieri armati; la galleria Sabauda, che espone dipinti dal XIV al XX secolo e infine i bellissimi giardini reali.
Palazzo Madama, cosa vedere a Torino
Da antica porta orientale della colonia romana di Julia Augusta Taurinorum a casaforte difensiva, diventa poi Castello come simbolo del potere sabaudo fino a quando viene preferito l’attuale Palazzo Reale nel XVI secolo, come sede dei duca di Savoia. Attualmente all’interno vi è il Museo di Arte Antica della Città di Torino.
Il Museo del Cinema presso la Mole Antonelliana
Il museo del Cinema è tra i più importanti al mondo per la ricchezza del patrimonio e la molteplicità delle sue attività scientifiche e divulgative. Da consultare il sito ufficiale per godere delle mostre che sono davvero uniche dal punto di vista dell’allestimento espositivo.
Chi ospita il Museo è la Mole Antonelliana il cui nome deriva dal fatto che, in passato, fu la costruzione in muratura più alta del mondo. L’aggettivo invece deriva da dall’architetto che la disegnò: Alessanro Antonelli. Con un’altezza di 167,5 metri, fu l’edificio in muratura più alto del mondo dal 1889 al 1908.
Palazzo Carignano
Ospita il Museo del Risorgimento Italiano. Proprio dietro il Palazzo Carignano, all’ingresso del museo del Risorgimento, è possibile vedere anche piazza Carlo Alberto, con la statua equestre di Carlo Alberto di Sardegna.
Il Museo Egizio in Via delle Accademie delle Scienze
“A partire dalla sua fondazione (1824), il Museo Egizio ha avuto sede nel palazzo denominato “Collegio dei Nobili”, costruito su disegno di Michelangelo Garove dal 1679, in cui furono esposte le prime antichità, della collezione Drovetti, acquistate dal re Carlo Felice. L’edificio, grazie ad interventi di Giuseppe Maria Talucchi e Alessandro Mazzucchetti, fu ampliato e adeguato alla nuova destinazione d’uso nella seconda metà dell’800. Già nel 1832, comunque, il Museo aprì al pubblico.”
Piazza San Carlo
Si possono vedere le sue 2 chiese gemelle, la chiesa di Santa Cristina e la chiesa di San Carlo Borromeo, e la statua equestre di Emanuele Filiberto, Duca di Savoia.
Museo dell’automobile
“Il Museo Nazionale dell’Automobile – MAUTO – è tra i più antichi del suo genere: nasce infatti nel 1933, con una prima esposizione di vetture storiche ideata da due pionieri del motorismo nazionale, Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia. Fu Carlo Biscaretti di Ruffia (figlio di Roberto), aristocratico torinese nato nel 1879, a concepirlo, idearlo, radunarne la collezione iniziale, battersi per farlo nascere e adoperarsi tutta la vita per dargli una sede dignitosa. Aperto al pubblico nell’autunno del 1960 nella sede progettata dall’architetto Amedeo Albertini, fu completamente rinnovato e ampliato in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia su progetto dell’architetto Cino Zucchi.”
Cattedrale di San Giovanni Battista
La cattedrale di San Giovanni Battista è il principale luogo di culto cattolico di Torino, situato nell’omonima piazza, e sede vescovile dell’arcidiocesi di Torino. Edificato alla fine del XV secolo, è l’unico edificio religioso in stile rinascimentale della città. Dal 1578 ospita la Sacra Sindone, la quale si dice abbia avvolto il corpo di Cristo.
Porta Palatina
La Porta Palatina, ancora oggi uno dei monumenti simbolo di Torino, è uno degli esempi meglio conservati di porta urbica edificata all’inizio della nostra era.
Cosa vedere a Torino: Mercato di Porta Palazzo
Porta Palazzo è una delle cinque parti del quartiere torinese Aurora. Il suo fulcro è l’ottagonale Piazza della Repubblica che, con i suoi 51300 m², è la piazza più estesa della città e ospita quotidianamente il mercato all’aperto rendendolo il più grande d’Europa.
Parco del Valentino
Le sue origini risalgono alla seconda metà del 1600, quando la città di Torino sperimentò una nuova e intensa fase di urbanificazione. Nel Parco del Valentino è possibile ammirare, oltre al Borgo Medievale, numerose statue e fontane tra cui: la statua di Massimo D’Azeglio, il busto dedicato a Cesare Battisti, l’Arco del Valentino e la fontana del Ceppi, conosciuta anche con il nome di Fontana dei Dodici Mesi costituita da una grande vasca in stile rococò circondata da dodici statue.
Il Castello del Valentino presso il Parco del Valentino
Costruito nel 1620 dal duca Emanuele Filiberto di Savoia, oggi ospita l’Università di Architettura e non è aperto ai visitatori. Dal 1997 l’edificio è inserito nella lista del patrimonio dell’umanità come elemento parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude.
Cosa vedere a Torino: Piazza Vittorio Veneto
Una della piazze torinesi più grandi d’Europa, fu edificata seguendo il neoclassicismo a partire dal 1825 grazie al progetto dell’architetto ticinese Giuseppe Frizzi. Gli edifici che si affacciano sulla piazza furono ripetutamente bombardati durante la Seconda Guerra Mondiale negli anni 1942 e 1943.
Chiesa della Gran Madre di Dio
Costruita in onore del ritorno di Vittorio Emanuele I per la sua vittoria su Napoleone nel 1814, la Gran Madre è un altro esempio di edificio neoclassico. La curiosità è che la chiesa viene inaugurata solo col nuovo re Carlo Alberto il 20 maggio 1831. Tra il 1933 e il 1940 la Chiesa della Gran Madre subì alcuni cambiamenti in occasione del posizionamento dell’Ossario dei Caduti della Grande Guerra.
Monte dei Cappuccini e Chiesa di Santa Maria al Monte
A due passi da Piazza Vittorio è situata una collina di 325 m s.l.m., questa è conosciuta come Monte dei Cappuccini. Fu il Duca Carlo Emanuele I, alla fine del XVI secolo, a donare il terreno del monte ai padri Cappuccini per costruirvi un convento. Solo cento anni dopo, in stile tipico barocco, è eretta la Chiesa di Santa Maria al Monte le cui origini, come quelle di molti luoghi torinesi, sono legate ai Savoia.
Villa della Regina
Seicentesca villa su modello romano, situata nel quartiere Borgo Po, costruita per servire come residenza delle regine dei Savoia.
La Basilica di Superga
La città di Torino nel 1706 è invasa dall’esercito franco-spagnolo di Luigi XIV e le milizie piemontesi, insieme alle truppe alleate austriache, si trovano in difficoltà. Il Duca Vittorio Amedeo II sale sul colle di Superga per osservare dall’alto il campo di battaglia e fa un voto: se avesse vinto, avrebbe fatto costruire in quello stesso posto una grande chiesa. Il nemico è sconfitto e la città di Torino liberata. Affidando la costruzione del Santuario all’architetto Filippo Juvarra, nel 1717 è posta la prima pietra del Santuario e l’inaugurazione avviene nel 1731.
All’interno è presente la cripta con le tombe del re di Casa Savoia e quelle dei principi e delle principesse.
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Francesca Cirianni