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Lifestyle

Dipendenza da social network: sempre più diffusa

La dipendenza da social network è una tipologia di dipendenza nata negli ultimi anni, conseguenza della grossa diffusione dei social e delle tecnologie che danno la possibilità di entrare in rete in ogni momento dal proprio cellulare.

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Viene chiamata dipendenza dai social network perché delle dipendenze da sostanze ha tutte le caratteristiche.

Essere connessi ad uno o più social procura piacere e soddisfazione, questo può portare nel tempo alle componenti tipiche del dipendere: come voler aumentare sempre di più il tempo di fruizione del social (assuefazione), avere dei sintomipsico-fisici in casi di mancanza di possibilità di connettersi (astinenza) fino ad entrare in pensieri fissi legati ai social network e al doversi connettere con l’impossibilità di controllare l’impulso (carving).

Si ha in alcuni casi quella che è stata chiamata “sindrome da disconnessione”,

Colpirebbe nel momento in cui non si può accedere alla rete con ansia, disturbi del sonno e addirittura attacchi di panico.

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Le reti sociali hanno cambiato radicalmente il modo in cui le nuove generazioni interagiscono tra loro.

Questo crea sicuramente grandi opportunità di apprendimento e creatività.

Il rovescio della medaglia è però che una percentuale di giovani cede ad una vera e propria dipendenza dai social.

Tra i ragazzini sembra esserci la paura del “venir tagliati fuori”dalla vita in società se non si è presenti sui social.

Le persone naturalmente non rischiano tutte nello stesso modo questo tipo di conseguenze per il solo fatto di “far uso” di social network.

In questo caso, la differenza la fa la personalità, le risorse psicologiche, la quantità di tempo speso e le motivazioni.

Persone molto fragili, ansiose, che magari trovano sicurezza nei social possono sentirsi perse nella loro assenza soprattutto se la vita virtuale è ricca mentre la vita reale è molto vuota.

Allora è importante non perdere mai la “connessione” con la realtà per trarre il maggior vantaggio possibile dalle nuove tecnologie comunicative senza diventarne vittime.

Tiziana

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