Vaccini: una scelta consapevole
L’informazione sui vaccini, oggi più che mai, passa attraverso la rete e i social.
L’Health Web Observatory ha analizzato le ricerche sui vaccini pediatrici effettuate sul web a scopo informativo.
Secondo l’osservatorio, gli Italiani sono alla costante ricerca di una bussola per orientarsi nella vastità dei dati online riguardo prevenzione e vaccini.
Le ricerche su questi temi sono aumentate a dismisura dopo l’introduzione dell’obbligo vaccinale su 10 vaccini nell’età 0-16 anni. Si parla di 39.500 menzioni in rete in soli 3 mesi (dal 1 agosto al 10 ottobre 2017).
Dall’analisi di questi numeri nasce il progetto #perchèsi promosso da Sanofi Pastur, società biofarmaceutica globale. Progetto che si propone di mettere in condivisione corrette comunicazioni in ambito vaccinale da parte di enti accreditati come strutture ospedaliere e società scientifiche.
#PerchèSi comprende due iniziative: un contest e un laboratorio di idee per migliorare il più possibile le comunicazioni in ambito vaccinale. Mentre il primo premia le progettualità già realizzate, il secondo è un confronto tra giovani ed esperti per migliorare il più possibile la comunicazione su questi temi.
Si tratta di un contest che mette a confronto le campagne sulle vaccinazioni. Il progetto partito a gennaio 2018 e vede coinvolte Università, centri di ricerca e distretti sanitari. In palio per i vincitori un master in comunicazione vaccinale.
Il progetto #PerchèSi lancia inoltre l’opportunità di creare una piattaforma di comunicazione sul tema dei vaccini dove le idee di grafici, designer e neo laureati in comunicazione medico-scientifica incontrano incontrano il parere di esperti in questo ambito.
Nasce il primo hackathon italiano dedicato alla corretta ed efficace comunicazione sui vaccini, un vero e proprio “laboratorio di idee”.
Si cerca in questo modo di arginare il più possibile il problema delle fake news sul tema dei vaccini che circolano in rete e sui social network.
Promuoviamo la cultura della prevenzione e della corretta informazione.
Federica Donati