Viviana Battistella titolare del Rifugio Vivi
Viviana Battistella: una vita completamente dedicata ai cani senza famiglia
Viviana Battistella, titolare del Rifugio Vivi, ogni giorno della settimana, senza soste, si alza presto per andare in Rifugio. La sua è una missione di vita, mossa dal sincero amore per i cani di nessuno.
Viviana ci racconti com’è nata la tua passione per gli animali, nello specifico i cani?
Ho sempre amato gli animali.
Nello specifico la mia passione per i cani è nata nel 2002 andando a fare volontariato per 11 mesi in un canile vicino a casa mia. Dopo di che ho visto quello che non dovevo vedere e ho denunciato alla forestale la struttura che è stata messa sotto sequestro (successivamente chiusa ) e da lì logicamente me ne sono dovuta andare.
Com’è nato il Rifugio Vivi: c’è stato un preciso momento o è nato progressivamente?
Agli inizi del 2004 sono andata a fare volontariato in una struttura privata con una settantina di cani che circa un anno dopo è stata messa sotto sequestro per abusivismo.
La maggior parte dei cani sono stati indirizzati in strutture adeguate e/o fatti adottare.
Per poter salvare i soggetti più difficili ( circa una trentina) ho cercato un terreno da adibire a rifugio.
Nel 2005 ho conosciuto un signore generoso, sensibile e molto amante degli animali che mi ha concesso un appezzamento di terreno in comodato gratuito.
Recuperando parte del materiale del canile sequestrato ( reti, cancelli, cucce ecc.) ho iniziato a costruire il nuovo rifugio.
Il Rifugio si sa, è gestito da volontari che non guadagnano nulla, investendo il proprio tempo e spesso anche il proprio denaro. La differenza sostanziale rispetto al Canile (come Canile intendiamo le grandi strutture tristemente note conosciute come “canili lager”) è che quest’ultimo è un business, mentre il Rifugio è mosso dal sincero amore per i cani.
Di cosa vivono allora le strutture come il Rifugio Vivi, che non godono di contributi da parte delle istituzioni?
Il rifugio si sostiene in parte con il mio lavoro e molto sulla generosità delle persone sensibili che amano gli animali e conoscono la realtà della mia struttura.
Ho la fortuna di essere seguita da dei veterinari che mi aiutano e non chiedono compensi molto onerosi.
Viviana, come si svolge la tua giornata tipo tra Rifugio e la tua vita fuori dal Rifugio?
Per 365 giorni , tutte le mattine all’alba vado in rifugio e rimango fino alle 13:30 / 14.00.
Torno a casa a mangiare con mio marito (non ho figli) e nel pomeriggio vado ad insegnare in palestra (sono insegnante di educazione fisica).
Non faccio ferie dal 2005…ma sono felice così.
Qual è la routine giornaliera in Rifugio?
Premetto che la maggior parte delle giornate sono da sola in rifugio tranne il fine settimana dove i volontari hanno più tempo a disposizione.
Appena arrivo faccio un giro di ispezione per controllare che tutti i cani stiano bene.
Do loro da mangiare e poi a turno li libero nelle aree di sgambamento.
Nel frattempo pulisco e do una riordinata ad ogni recinto ( 35 cani e 25 recinti).
Se avanzano dei ritagli di tempo entro nei recinti di sgambamento per giocare con loro e coccolarli.
Durante la bella stagione mi fermo anche qualche pomeriggio per tagliare l’erba e sistemare un po’ il verde.
Spesso in queste realtà si è costretti ad entrare in contatto con storie tristi, storie di maltrattamenti, storie di abbandoni: come si fa a convivere con questo dolore e questa sofferenza?
Ho pianto e sofferto molto, e ancora oggi soffro….ma mi sono fatta una domanda:…” se tutti davanti alla propria sofferenza girassero la testa dall’altra parte, nessuno aiuterebbe queste povere creature che non hanno voce”…Ho rinunciato a un incarico come insegnante di ruolo per dedicarmi a loro.
Ogni giorno, quando chiudo il cancello per tornare a casa, soffro nel saperli da soli fino alla mattina seguente.
Ed è per questo che…
” LA RAGIONE PER CUI
DEDICO TUTTA LA MIA VITA
AD AIUTARE GLI ANIMALI
È CHE ESISTONO TROPPE
PERSONE CHE DEDICANO
LA LORO A FARGLI DEL MALE”
Grazie a Viviana Battistella per investire il suo tempo, amore e spesso denaro proprio, con l’unico scopo di donare rifugio ai cani smarriti, maltrattati e senza protezione, con la speranza di poter trovare per loro una famiglia per sempre.
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Carla Zanutto