“Lino, lane, seta, oro” a Torino
A Palazzo Madama di Torino, nella sala Atelier è allestita fino al 16 novembre la mostra “Lino, lane, seta, oro”.
Palazzo Madama di Torino, edificio che a partire dalle sue fondamenta racconta la storia della città dal I secolo d.C. alla modernità degli anni 2000,
Ricamo deriva dall’arabo raqm: segno.
Disegnare ad ago è una pratica antichissima nel bacino del Mediterraneo e in Oriente e, dal medioevo, diffusa in tutta Europa.
Si usano tutti i filati di origine vegetale o animale naturali o tinti, arricchiti da materiali preziosi; quali oro, argento, perle, coralli, o conterie in vetro, paillettes metalliche, in plastica o di gelatina.
Palazzo Madama espone oltre sessanta pezzi della propria collezione.
Con una scelta che spazia dai ricami sacri medievali agli abiti danzanti degli anni Venti, vibranti di perline e conterie in vetro.
Il manufatto più antico è un cappuccio di piviale della fine del XIII – inizio XIV secolo, ma si arriva anche ai giorni nostri: in mostra anche un abito baiadera di Gianfranco Ferré (concesso dalla Fondazione Ferrè) totalmente ricamato in cristalli Swarovski e canottiglie
Il manufatto più raffinato
La tovaglia ricamata da Caterina Cantoni, tra 1590 e 1610, in cui il ricamo è perfettamente rifinito su entrambi i lati del tessuto
Il più sorprendente (divertente)
Un frammento di stolone di piviale, opera spagnola del 1590-1600, con allegri teschi infiocchettati, che ricorda il piviale raffigurato da El Greco in El entierro del conde de Orgaz, del 1586.
Il più complesso
Un ricamo in lana svizzero tedesco del 1580 ca, che unisce la raffigurazione della parabola delle Vergini sagge e delle vergini stolte alla raffigurazione degli Evangelisti e delle stagioni.
“Lino, lane, seta, oro” una mostra da vedere