Le alternative al latte vaccino
Il latte di soja o di mandorle sono veramente la giusta alternativa al latte vaccino?
Una volta questi prodotti erano piuttosto rari, si potevano solo trovare in negozi specializzati super bio, ora, riempiono gli scaffali dei supermercati.
Le vendite dei prodotti alternativi al latte vaccino, sono in sensibile crescita, specialmente quello di soja, mandorla o nocciola.
La combinazione continua del contrasto al lattosio, le allergie o intolleranze sempre più frequenti; come la crescente popolarità dei vegan o di altri stili di vita alternativi, hanno contribuito la lotta al latte vaccino.
C’è da considerare che un marketing mirato e strutturato rende tali bevante una opzione più salutare, stimolando le vendite considerevolmente.
Le credenziali del latte vaccino, negli ultimi tempi, sono state infangate da diversi studi scientifici che dimostrano come che le proteine del latte non proteggono dalle fratture alle ossa, provocano la morte prematura nelle donne e altri infiniti dibattiti sui grassi contenuti e sul colesterolo.
Secondo ricerche di diverse università inglesi, le alternative non caseari più popolari sono le bevande a base di soia.
Contengono meno calorie e meno grassi saturi, riducono il rischio di sviluppare malattie gravi soprattutto quelle che colpiscono il seno e la prostata e alleviano i sintomi della menopausa.
Il latte di mandorla ha superato in alcuni paesi il latte di soja, contiene poche calorie e privo di grassi saturi, anche se i livelli di proteine non corrispondono a quello vaccino, mentre il latte di nocciola, ha un livello simile di calorie al latte vaccino ma con meno proteine.
Nel complesso tali bevande sono prive dei nutrimenti essenziali quali: calcio, vitamine del gruppo B e iodio.
Perciò se si vuole scegliere le bevande alternative e non essere sopraffatti dalla gamma di prodotti proposti, bisogna scegliere quelli “fortificati” dei nutrienti precedentemente elencati.
Non avremo mai la certezza che queste bevande siano o saranno in grado di offrirci il massimo del nutrimento e rispettare la nostra salute.
Per tanto, non dovremmo sostituirli del tutto al latte vaccino, ma avere sempre un’alternanza, qualora non soffriamo di particolari intolleranze o non siamo vittime di stili di vita “alla moda”.
Francesca Cavallari