Flora d’Autunno
L’autunno su un foulard
Una delle prime cose che ci insegnano a scuola è la differenza tra “mito” e leggenda: il primo radica il proprio significato nella lingua classica, proveniente dal greco antico μύθος, cioè racconto, discorso. Questo spesso narra vicende che hanno avuto luogo in un’epoca antichissima, popolata di dei ed eroi. La leggenda, invece, è una narrazione fantastica i cui protagonisti, se non sono immaginari, amplificati e alterati dalla fantasia e dalla tradizione.
Oggi, nel linguaggio comune, i due termini tendono a fondersi e confondersi, creando storie e racconti dai toni magici ed evanescenti.
Quando è che il mito si confonde con la leggenda?
Quando un “mito” come Grace Kelly entra nella boutique Gucci di Milano, nasce la “leggenda”.
Si vocifera che la Principessa di Monaco, rispose che desiderava un foulard floreale, alla domanda di Rodolfo Gucci che le chiedeva quale dono volesse. Un carré così, però, mancava tra le sete di Gucci… e Vittorio Accornero, celebre artista piemontese a servizio della moda, ne disegnò uno in una notte.
Nacque così nel 1966 il celebre motivo Flora, un trionfo di 9 bouquet di fiori di tutte le stagioni, descritti con la minuzia e la precisione di un illustratore del calibro di Accornero.
Il motivo decorativo è diventato, nel corso degli anni, il biglietto da visita della maison, ripreso nelle stampe delle sete per decenni, fino al profumo Gucci Flora 1966 nato quest’anno per celebrarne il cinquantesimo anniversario.
Lo stesso Accornero, che disegnò i foulard Gucci per 20anni, riprese il motivo, variandolo innumerevoli volte.
Ne abbiamo scelto uno che celebra l’autunno, in un trionfo di profumi e colori che sembrano la fotografia di queste giornate.
Un’idea su come indossare un foulard
Giornate caratterizzate da birichini venticelli gelidi che attaccano la gola. Come difenderla?
Proteggendo il collo con il foulard, lasciandosi avvolgere dalla morbidezza della seta, senza però che questa monopolizzi la scena – anche se, sarò sincera, un bel carré è sempre un po’ protagonista!
Piegate il foulard a metà e avvolgetelo intorno al collo, lasciando la “punta” davanti. Annodate le estremità sotto al mento, a contatto con la pelle e dietro alla punta.
Un metodo semplice e di grande effetto che risalta i colori del vostro foulard e che dà un tocco in più all’eleganza urbana che questo nodo vuole enfatizzare.
Con questa, voglio darvi qualche spunto… io viaggio molto (non dimenticate il #bontondelviaggiatore) e per me è fondamentale il bagaglio piccolo. Un foulard occupa poco spazio ed è versatilissimo.
Grazie di cuore per la collaborazione (e per il foulard) a Rossi Selected Vintage.
IG @rossiselectedvintage