Franciacorta, la sua storia
Le bollicine vanno di moda e la loro richiesta aumenta di anno in anno in tutto il mondo.
Ogni vino ha il suo metodo di produzione e oggi vi presentiamo il più famoso del metodo classico: FRANCIACORTA.
Per prima cosa in cosa consiste il metodo classico?
Il metodo classico prevede la rifermentazione avvenga lentamente in bottiglia; il tempo è il suo vero segreto! Possono trascorrere dai 15 mesi fino a diversi anni per le riserve più importanti. Con il metodo classico si produce anche lo Champagne, per capirci.
La Franciacorta è una piccola zona vinicola in Lombardia, nel nord Italia. È famoso per i suoi spumanti di alta qualità, che sono fatti molto nell’immagine dello Champagne.
La regione vinicola della Franciacorta si trova nella provincia di Brescia, nelle colline immediatamente a sud-est dei piedi del Lago d’Iseo. Di forma approssimativamente quadrata, si estende verso est per 15 miglia (25 km) dal fiume Oglio (che scorre fuori dal lago) fino a raggiungere la valle del fiume Mella e la periferia occidentale della città di Brescia.
Nasce ufficialmente nel 1961 presso le cantine Berlucchi, grazie all’enologo Franco Ziliani. Nel 1995 ottiene la denominazione DOC, in etichetta può avere solo il termine “Franciacorta”, senza ulteriori specifiche. Pensate che soltanto altri due vini in Italia hanno la denominazione DOC: Asti e Marsala.
Le uve che si possono impiegare per realizzarlo sono: Chardonnay, Pino Nero e Pinot Bianco.
Un commento
Mattia Francesco
Salve, ci tenevo a fare due precisazioni.
Il metodo classico più famoso è lo Champagne, che come il franciacorta non è obbligato a riportare in etichetta la dicitura.
La seconda precisazione riguarda il tempo minimo di affinamento sui lieviti che, per disciplinare franciacortino è di 18 mesi e non 15.
Grazie