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Il frutto della passione di Eva Giusti

Il frutto della passione è un racconto di vita vera, intenso e toccante, un inno alla Vita!

 

Il frutto della passione è la storia di Eva. Ma non solo. E’ la storia di Eva e della sua famiglia, il marito Roberto con i figli Noah Enzo e Nina Flor, nel loro “paradiso”, lambito dall’oceano, che li culla, li cura e li protegge.

 

il frutto della passione

Un moto ondoso perpetuo che a sera porta via le angosce e il mattino restituisce speranza di una lunga vita serena.

Ma procediamo con ordine.

Già da piccola, Eva si scontra con l’inizio di una vita difficile.

Viene al mondo nel 1981 e i suoi genitori dopo un po’ si separano. Malgrado questo nel 1989 nasce una sorellina che il padre non vuole riconoscere.

“Quel giorno mio padre non si presentò all’ospedale e nemmeno il giorno dopo e quello a venire. Era chiaro che non voleva conoscere, e nemmeno soltanto vedere, sua figlia, sebbene continuava a incontrare me.”

Poi il “lavoro” del tempo trasforma ciò che sembrava impossibile.

“Sebbene con un grande ritardo, è riuscito ad essere un buon padre. Non ha saputo amarci da subito, è vero, ma ha imparato a farlo negli anni, e così mi ha insegnato -senza saperlo- che le persone cambiano e che non è mai troppo tardi per cercare di migliorare o per tentare di aggiustare le cose, anche qualora siano stati commessi errori colossali come i suoi”.

Accade poi che suo padre muore. Succede mentre Eva, oramai ventenne, si trova in vacanza.

…Una me che ha smesso di credere nel “per sempre” quando la vita ha cominciato a togliere”.

In un appuntamento di lavoro, Eva e Roberto si incontrano e subito scatta una forte attrazione.

Dopo qualche scaramuccia iniziale, si fidanzano. Tanta passione, la scelta di una casa, i viaggi all’estero e il matrimonio a Las Vegas.

“…Non c’è nemmeno pazzia nello scegliere Las Vegas come location, perché la follia arriva prima e si trova nella decisione stessa di sposarsi, giurando amore eterno al compagno che scegliamo per la vita”.

Il sopralluogo per un progetto edile nato in Italia ma cresciuto a Bahia, in Brasile, li vedono fare le valige e, successivamente decidono di accogliere quel progetto come lavoro di vita.

“I primi a partire sono i sognatori, seguiti a ruota dagli irrequieti e io non sono ancora certa di sapere a quale dei due gruppi appartengo”.

…La nostra era appena cominciata, in un Paese tropicale ai piedi dell’oceano, tra palme e fiori di ibisco, che da quel                                                        momento abbiamo riconosciuto come casa”.

La felicità di Eva e Roberto è al culmine con una casa sull’oceano, un ottimo lavoro e il loro amore a tenerli al riparo.

Nei loro progetti, a tutto questo presto si sarebbe aggiunto un bambino, desiderando con tutto il cuore formare una famiglia.

Il tempo scorre indifferente ai desideri di Eva e Roberto.

Passano i mesi e ognuno di loro viene segnato dalla ciclicità dell’essere donna, una ciclicità apparentemente normale, ma imperfetta, come più tardi scopriranno insieme.

Infertilità è una parola che pesa, sulle loro teste che macinano pensieri di pezzi di vita mancata.

Sulle loro spalle sembra avere un peso insopportabile.

I loro cuori vivono già di abbandoni.

Eva che da sempre è abituata a vivere di slanci, accogliendo tutto ciò che di nuovo la vita può portare, ha un altro piano.

Si può generare l’amore per un figlio anche col cuore, se la tua pancia resta vuota, quel figlio lo ami già, come tuo, come carne della tua carne.

Il 3 luglio del 2012, Eva e Roberto diventano genitori di Noah Enzo, otto mesi, tutto pelle e ossa.

E’ così che sono diventata mamma senza avere la pancia”.

Tutto sembra acquietarsi, ma la vita riserva ancora delle sorprese.

Se l’adozione per Eva era il piano A, la procreazione medicalmente assistita, rappresenta il piano B.

Nel mese di febbraio successivo all’arrivo di Noah, Eva inizia l’ avventura con la PMA.

Un percorso tortuoso che la porterà allo strazio dell’aborto.

Sono stata una donna incinta, ma non ho dato alla luce nessun figlio”.

Per otto settimane Eva e Roberto avevano cullato il più grande dei desideri e ora non rimaneva che aggrapparsi al loro amore e all’amore per Noah.

“Mamma è certamente chi ha concepito e partorito il proprio figlio, ma lo è anche chi quel figlio lo ha concepito col cuore e partorito con la mente, mentre lo accoglieva tra le braccia. Mamma è chi un figlio lo ama e lo cresce senza condividerne la genetica.”

Eva è una donna tenace e, con un altro tentativo di PMA, nel 2016 nasce Nina Flor.

“Ero una mamma felice. Una mamma che lo era già da quattro anni, ma senza aver mai accudito un neonato nei suoi  primi otto mesi di vita”.

E poi tutto cambia, si trasforma in un incubo.

Quaranta giorni dopo il parto a Eva viene diagnosticato un melanoma nodulare in forma avanzata.

Tra interventi , terapie, controlli, metastasi e ancora interventi e cure, la vita scorre senza perdere le speranze.

Tutto viene affrontato un passo alla volta, con determinazione e tenacia.

Intorno a lei, la sua famiglia premurosa e piena di amore.

L’Oceano che l’ha vista arrivare insieme al suo Roberto, pieni di sogni da realizzare, culla, consola e protegge Eva che di sogni ne ha realizzati tanti compreso il più importante della sua vita, con la consapevolezza che dove c’è Amore non esiste la parola fine.

Il frutto della passione è anche un  blog e a una pagina Instagram molto seguita, condivide la sua vita con più di novantamila persone.

Carla Zanutto 

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*Le frasi sono tratte dal libro Il frutto della passione

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