Medinilla Magnifica
E sul finir dell’inverno ho deciso di parlare di una pianta che può far vivere in casa un’assaggio di giungla tropicale, Medinilla Magnifica che, come annuncia il nome, in natura dev’essere un vero spettacolo.
Siamo abituati a pensare alle piante d’appartamento, come un qualcosa che nasce e vive da sempre in casa o in serra, ma la realtà è che la maggior parte di esse, vive all’aperto nei paesi d’origine (solitamente tropicali), raggiungendo talora dimensioni notevoli.
In assenza di un clima caldo e umido tutto l’anno, l’unica possibilità di coltivazione alle nostre latitudini per queste piante, è di ricreare il microclima ideale. Ovviamente in serra non ci sono problemi, ma le difficoltà solitamente insorgono dopo aver varcato la soglia di casa.
È così anche per Medinilla Magnifica, una delle piante ultimamente più gettonate nelle classifiche dei regali floreali e, guardandola, si intuisce facilmente il motivo.
È una pianta lussureggiante, di ingorda bellezza, dall’aspetto marcatamente esotico ma, come dicevo, i problemi cominciano dopo la canonica settimana d’ambientamento fra le mura domestiche.
Vi anticipo che valgono poco, in questo caso, le indicazioni riportate in etichetta, sovente lacunose o molto sommarie (troppo per una pianta così esigente).
I consigli che seguono, rappresentano la sintesi delle esperienze positive o negative che ho raccolto da altre persone, e che si aggiungono alla mia.
Di cosa ha bisogno
Molta luce, ma non diretta. Solo in inverno si può fare qualche eccezione e lasciarle godere un’occhiata di sole non filtrata da tende
Temperatura piuttosto elevata, fra i 18 e i 27 gradi e mai inferiore ai 15.
L’irrigazione è una nota dolente perché si trovano voci discordanti, ma secondo me, i risultati migliori si hanno bagnando poco in autunno/inverno e lasciando asciugare bene il terriccio prima di irrigare nuovamente, per poi tenerlo sempre abbastanza fresco nella bella stagione.
Concimare ogni due settimane, alternando un fertilizzante universale ad uno per piante fiorite.
Eliminare i fiori appassiti per stimolare la produzione di altri boccioli.