Monelle Chiti
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Monelle Chiti: modella, fotografa, influencer e blogger

Monelle Chiti: modella, fotografa e influencer

 

Lei è Monelle Chiti e fotografa per passione fin da piccola, la fortuna di vivere in Toscana le ha dato molti spunti e crescendo la sua attenzione è passata da “Madre Natura” a quello che sarebbe poi diventato il suo lavoro: ritrarre artisti negli ambienti musicali.

Fotografa e music&fashion blogger.

Monelle Chiti

 

Innanzi tutto parliamo del tuo nome così particolare, da dove arriva?

Tornando al mio nome… sfatiamo il mito che sia un nome d’arte! E’ proprio il mio nome di battesimo, carta d’identità alla mano con la quale, se scommettessi alla frase: “Ma è il tuo vero nome?”, a quest’ora sarei milionaria!!
Chiti invece è un cognome toscano, mentre il mio nome è francese e si legge “Monel”, dal francese appunto. Per il resto è vero, il mio nome è molto particolare, in Italia credo di esserci solo io, mentre in Francia e in Canada è molto diffuso. Tutto è nato dai miei genitori che negli anni ’80 andavano spesso in Francia e avevano molti amici là; una loro amica si chiamava Monelle, era la moglie di un famoso regista francese. Da lì la scelta del nome.
Monelle Chiti

Fotografa e music and fashion blogger… come hai conciliato entrambi i lavori?

La fotografia è diventata il mio lavoro come lo è diventato quello di parlare di musica.

Sono riuscita a conciliare il tutto con il lavoro di blogger per una caratteristica che mi distingue, ovvero che sono una grande comunicativa; mi piace parlare, confrontarmi, dire la mia, cosa che spesso è un fattore scomodo, ma forse è anche la mia dote migliore visto che in questo modo, tutti sanno quello che penso.

Con tutta sincerità non sopporto la gente che non si esprime, le classiche gatte morte, quelle che chiamano “amore” chiunque, quelle che stanno zitte e magari poi ti sparlano dietro.

Ecco, io ho sempre cercato di essere l’opposto! E poi scusa, ci hanno dato il dono della parola e del dialogo, perché non confrontarsi?

Spesso la gente ha paura a dire la sua, perchè così facendo non potrebbe più stare con il piede in due scarpe. Ma tant’è.

Comunque sia le doti comunicative le ho sempre avute; da lì l’idea di un blog, di musica perchè è la mia vita e di moda perchè mi è sempre piaciuta (come alla maggior parte delle donne) ed essendo fortunata ad essere alta e magra (ed ex modella), il tutto è venuto da sé considerando che ho tante persone che mi vogliono bene, che credono in me e che mi seguono.

Monelle Chiti

Trovo che tu abbia un viso molto particolare, porti la frangia magnificamente, tu come ti vedi?

Come faccio a non vedermici semmai!Ormai ho la frangia da sei anni, non considerando il fatto che l’ho portata per un breve periodo anche quando ero ragazzina.
Mi è sempre piaciuta su di me, così tanto che non riesco a vedermi senza; ogni tanto, quando ipotizzo di cambiare look, penso che cambierei tante cose tranne la frangia (cosa che in effetti ho fatto, ma la frangia è sempre rimasta).

Inoltre mi piace tantissimo anche sulle altre e la preferisco lunga (ti dirò che le frange troppo corte non mi fanno impazzire).

Tu sei una fotografa… Ma chi ti fa gli scatti? Avendo quindi un occhio professionale sei critica con lui?

Gli scatti sul mio blog me li fa Marco, che poi è il mio compagno da tre anni, trovo che sappia ritrarmi per come sono davvero e, cosa importante, sa farmi essere naturale davanti ad un obbiettivo.

Molte altre me le ha fatte Valentina Genna, una mia cara amica e collega fotografa; altre ancora altri fotografi, dipende dalle collaborazioni. Io critica?

Ogni tanto capita, ma fa parte del gioco e di punti di vista diversi da come qualcuno ti vede in foto. Più che altro sono io critica con me stessa, ma del resto la perfezione non esiste!

 

Che genere musicale senti più sulle tue corde? Parlaci di uno degli artisti preferiti che, oltre a piacerti, hai avuto modo di incontrare.

Amo il genere rock e sono affine a quel tipo di musica (anche se poi non fumo, non bevo e non faccio proprio una vita da rocker, se non quella di essere sempre in giro e vestirmi in stile “rock and roll”), quindi ho sempre avuto la preferenza per artisti che fanno quel genere, sia italiani che stranieri.

Ho fotografato i R.E.M, Iggy Pop, i Foo Fighters, i Placebo, i Green Day, The Strokes, gli Skunk Anansie, gli Editors, Damon Albarn, gli Oasis e tanti altri ma a parte un “ciao” con alcuni dietro le quinte, non posso dire di aver conosciuto nessuno di loro.

Di musicisti italiani invece in questi anni ne ho conosciuto tanti, e molti sono anche diventati amici; sono e sono stata la fotografa ufficiale di tante band. Qualcuno mi considera la fotografa ufficiale dei Verdena e ne sono onorata, ma per loro direttamente non ho mai lavorato, anche se in 10 anni che li seguo credo di essere colei che ha più foto live loro di chiunque altro.

Per il resto sono stata la fotografa ufficiale di Caparezza per un progetto di un dvd live, dei Sakee Sed e lo sono tutt’ora, dei Lombroso tempo fa, dei Ministri e di tanti altri.

Tutto dipende da quali lavori si stanno portando avanti e qual è il rapporto che hai creato con la band. Oltre questi che ti ho nominato ci tengo a dire anche The Zen Circus, A Toys Orchestra, Il Pan del Diavolo, Bud Spencer Blues Explosion, Bologna Violenta e Le Capre a Sonagli.

A tutti loro auguro tutto il bene possibile!

Monelle Chiti

Preferisci stare davanti o dietro l’obbiettivo?

Dipende dalle situazioni. Mi è sempre piaciuto far foto, sia farle che essere ritratta, ma farle è totalmente diverso; personalmente quando mi vedo in foto mi trovo mille difetti, quando scatto io ormai mi sento sicura perché è una dote che credo di avere da sempre e, grazie alla professionalità che ho acquisito nel tempo, mi sento indubbiamente più sicura che essere ritratta. Penso sia una caratteristica di tanti basandomi sul mio lavoro di fotografa, io fotografo musicisti da una vita e pochi si piacciono in foto. La soddisfazione maggiore è sentirmi dire che riesco a rendere tutti fotogenici e forse la bravura di un fotografo è anche questa: far sembrare più espressivo e bello possibile qualcuno – senza usare troppo Photoshop s’intende!

 

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