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Praga: must-see da vedere in un weekend

Praga: cosa vedere in soli due giorni

Con l’avvento di Instagram e travel blogs, nell’ultimo decennio si sta sempre più diffondendo il fenomeno del “globetrotting”. Il numero di voli sia in Europa che nel mondo stanno raggiungendo numeri da record. Se state cercando una meta per il vostro prossimo viaggio, anche solo un weekend,  il mio consiglio è di considerare Praga. Praga è una città a misura d’uomo, il centro storico e le maggiori attrazioni possono essere raggiunte a piedi con molta facilità.

Di seguito troverete un programma di due giorni ideale come prima visita a Praga. Se avete già visitato la città e state pianificando una seconda visita, il programma potrebbe essere non adeguato a voi. Spero che possiate trovare comunque degli spunti interessanti.

Consigli pre-partenza

L’aeroporto di Praga è a mezz’ora dal centro storico e l’opzione più conveniente è di utilizzare Uber. Le tariffe sono molto più basse di quelle italiane. In alternativa all’uscita dall’aeroporto troverete varie linee ferroviarie che vi porteranno dritti in città.

Per quanto riguarda la scelta dell’albergo vi consiglio di cercarne uno in Zona 1 in quanto vi permetterà di raggiungere la maggior parte delle attrazioni senza l’utilizzo dei mezzi pubblici. Anche per motivi di sicurezza, rimanere in zona 1 penso sia la soluzione migliore.

Giorno 1

Come prima tappa, una passeggiata nella Città Vecchia vi farà innamorare istantaneamente della città. Con un fascino un po’ retro, la piazza principale vi accompagnerà con la musica di molteplici artisti di strada che solitamente popolano la piazza principale. Gli edifici di stile neoclassico e liberty si contrappongono agli edifici religiosi di stile gotico in un connubio perfetto.

Di seguito due consigli per voi per allietare la vostra prima mattinata.

  • Visitate almeno un paio dei negozi artigianali che incontrerete per strada. Ammirare le creazioni in vetro o cristallo (cristallo di Boemia) e i souvenirs fatti a mano.
  • Assaggiate il Trdlo. Il mio consiglio è di comprarlo e gustarlo per strada mentre continuate la vostra passeggiata. Il Trdlo, conosciuto anche come “manicotto di Boemia“, è un tipico dolce della cucina ceca di ispirazione ungherese e slovacca.

L’impasto è una sorta di pane dolce che viene modellato come un lungo filoncino di raggio circa due centimetri e arrotolato attorno a un bastone metallico. Successivamente il composto attorno al bastone viene abbondantemente cosparso di zucchero e cannella. Il bastone viene poi messo a cuocere in uno speciale forno con un meccanismo che lo fa ruotare in modo che la cottura sia uniforme. A cottura ultimata, lo zucchero si è sciolto dorando il trdlo e creando una colorita e croccante patina sul dolce. Potete aggiungerci un po’ di Nutella, cioccolato bianco, crema al pistacchio o panna. È la fine del mondo ma vi avviso che è un concentrato esplosivo di calorie.

Dopo aver visitato la Città Vecchia ed esservi persi nelle stradine adiacenti, avviatevi verso il Ponte Carlo. Qui, se la giornata è soleggiata potrete passare ore ed ore ad ammirare la vista sulla città ambo lati. Fermatevi a curiosare tra le varie opere degli artisti di strada. Troverete pittori, scultori, musicisti, ritrattisti che danno un tocco in più di magia a questo ponte in pietra ricco di storia. Trenta è il numero di statue che troverete ai due lati. Tra i vari Santi fanno anche capolino La Pietà e San Giuseppe con Gesù.

Il ponte Carlo congiunge la Città Vecchia con il quartiere Malá Strana. Malá Strana è a mio parere il quartiere più affascinante di Praga. Malá Strana significa Città Piccola ed era precedentemente conosciuta come “nuova città sotto il castello”. Il motivo è semplice da capire; una delle strade principali di Mala Strana, via Nerudova, sale serpeggiando agilmente fino al sormontante Castello di Praga.

Prima di addentrarvi e perdervi nuovamente nelle stradine di questo quartiere vi consiglio di fermarvi a vedere il muro di John Lennon. Questo angolino ha un’atmosfera che non potete assolutamente perdervi. Un ottimo posto per scattare qualche foto e divertirsi con qualche selfie se siete in compagnia.

Arrivati al Castello di Praga vi consiglio di prendervi un momento di pausa. Se le condizioni atmosferiche sono dalla vostra, sedetevi sugli scalini alla fine della scalinata principale e godetevi la vista. Questo momento potrebbe essere accompagnato dalle note di un clarinetto o da una meravigliosa voce solista degli artisti di strada che popolano quest’area.

Per visitare il Castello vi consiglio di aspettare il giorno due in quanto avrete bisogno di svariate ore per apprezzarne ogni angolo.

Dopo cena, trovate qualche energia residua per terminare la giornata con una passeggiata nella Città Vecchia. Capisco che ci siete stati questa mattina ma quando il sole tramonta la piazza principale assume un’atmosfera magica, quasi ancestrale. Ammirate le guglie delle torri gemelle della Chiesa di Santa Maria di Týn. Rimarrete a bocca aperta.

Giorno 2

Se avete seguito tutti i miei consigli per il giorno uno, avrete sicuramente spento la sveglia un po’ di volte. Vi meritate dunque una lunga e lenta colazione!  Se quella del vostro albergo non vi soddisfa, perchè non prendere di nuovo un bel Trdlo farcito?

Ieri avete terminato la vostra giornata al Castello di Praga e immagino non vediate l’ora di visitarne gli interni ma vi consiglio di andarci nel primo pomeriggio. La vista della città dal Castello al tramonto è imperdibile.

Come prima tappa nel vostro secondo giorno vi consiglio la Praga Ebraica, raggiungibile a piedi dalla Città Vecchia. Un cambio di registro totale, un quartiere che vi travolgerà di emozioni.

Praga è uno dei più antichi e famosi centri ebraici dell’Europa centrale ed è ricca di sinagoghe aperte al pubblico. Meritano tutte una visita (si può acquistare un biglietto unico che vi da accesso a tutte le sinagoghe per più giorni) ma quella più bella dal punto di vista architettonico è la sinagoga spagnola. Prima di entrare, girate lo sguardo a sinistra e vedrete la statua di Franz Kafka in una rappresentazione della Metamorfosi.

La Sinagoga Pinkasova è particolarmente toccante, è oggi divenuta monumento agli ebrei moravi e boemi vittime dell’olocausto. Sui muri dell’edificio sono scritti gli oltre 80mila nomi degli Ebrei moravi e boemi sterminati dai nazisti, mentre al primo piano sono esposti oltre quattromila disegni dei bambini prigionieri del campo di concentramento di Theresienstadt (nel quale, tra il 1942 e il 1944 furono internati oltre ottomila bambini e ragazzi fino ai 15 anni, solo 242 dei quali sono sopravvissuti).

È ora arrivato il momento di raggiungere il Castello di Praga. Il Castello di Praga pare sia il più grande al mondo e sono diverse le zone visitabili. Di particolare fascino è il Golden Lane, con i suoi piccolissimi negozietti dalle facciate colorate. Se siete più alti di un metro e sessanta, avrete difficoltà ad entrarci. Sembrano delle casette edificate per gli hobbit, molto molto carine. Al civico 22 troverete la casetta che in passato apparteneva alla sorella di Franz Kafka che lo scrittore utilizzo’ per scrivere dal 1916 al 1917.

Come ogni viaggio anche questo è giunto al termine e il mio ultimo consiglio è di fare un salto nella Città Nuova ad ammirare la ormai famosissima Dancing House. Quest edificio e’ dedicato alla coppia di ballerini Fred e Ginger.

Cibo

Dimenticavo: cosa mangiare a Praga? Avrete l’imbarazzo della scelta. Come ogni città europea sviluppata nel turismo, Praga offre una varietà infinita di ristoranti, café e pub. La cucina locale è di ottima qualità anche se un po’ pesante. Vi consiglio di assaggiare il Gulasch (uno stufato di manzo servito con un mix di verdure) e ovviamente il Prosciutto di Praga. Del Trdlo abbiamo già parlato!

Le zuppe locali sono ottime (foto di Daniela Sabella)

Daniela Sabella

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