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Tredici, dubbi sull’ultima stagione

Tredici è una serie tv originale di Netflix, creata da Brian Yorkey, basata sul romanzo 13 di Jay Asher.

La serie tv arriva al capolinea con una quarta stagione che per certi versi delude le aspettative degli spettatori.

La prima stagione di Tredici racconta il tema del bullismo attraverso la storia del suicidio di una studentessa adolescente: Hanna Baker. Questa prima stagione ha saputo raccontare, in maniera forte e decisa, un tema molto delicato, e lo ha fatto molto bene. Ricordo che la prima stagione la divorai forse in una giornata. Tredici episodi uno più forte dell’altro.

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Finita la prima stagione Netflix decise di rinnovare una seconda stagione. Perché? Cosa ancora bisognava raccontare? Con la seconda stagione gli sceneggiatori si sono allontanati dal romanzo di Asher. Probabilmente visto il grande successo della prima la scelta è stata quella di proseguire con le vicende degli studenti della Liberty High.

Il problema già della seconda stagione, a mio avviso, è stato quello di raccontare troppe problematiche: bullismo, repressione dell’omosessualità, violenza sessuale, prostituzione, possesso di armi, bipolarismo e molto altro ancora. Ecco forse un po’ troppo. E quando si vuole raccontare troppo si finisce per farlo non nel modo corretto.

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La serie continua con una terza ed infine con quest’ultima quarta stagione. Ultima stagione che a quanto pare ha deluso molti.

Come già nelle stagioni precedenti anche quest’ultima è piena di troppe problematiche, trascinando nel baratro anche uno dei personaggi simbolo della serie ossia Clay. In questa stagione infatti non mancheranno disturbi mentali in cui i fantasmi del passato (letteralmente i fantasmi) tormenteranno alcuni dei protagonisti della serie.

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All’interno della serie si è ormai perso anche il numero dei compagni di scuola morti, e anche il finale toglie un altro personaggio alla storia. E proprio questo finale mi ha fatto riflettere. Per 9 episodi mi sono arrabbiata con la serie, nell’ultima puntata (dalla durata di quasi un film) gli sceneggiatori hanno toccato le corde dello spettatore e, personalmente, facendomi anche scendere una lacrima. Ma non basta a risollevare l’intera stagione.

A parere mio Tredici è nata come una serie utile, con un messaggio di supporto ma che ben presto si è “venduta” per il grande successo perdendo un po’ di vista il vero obiettivo.

Per chi non l’avesse mai vista consiglio vivamente di vedere la prima stagione. Vi porterà a moltissime riflessioni.

E voi avete visto Tredici? Cosa ne pensate?

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